"Tutti dimenticano che la Legge Fornero, dal 2012 ad oggi, è già stata profondamente cambiata, anche se non l'abbiamo sbandierato ai quattro venti per non innervosire i burocrati europei", lo ha spiegato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano ricordando gli interventi in materia previdenziale che si sono concretizzati col susseguirsi degli anni.

Damiano chiede nuove misure

Si tratta delle otto misure di salvaguardia a favore degli esodati, la sperimentazione del regime contributivo donna oltre all'approvazione dell'Ape Sociale con la precedente Legge di Stabilità.

Secondo il Presidente Damiano, infatti, sarebbero circa 153 mila i lavoratori che hanno ricevuto una copertura previdenziale con le otto misure di salvaguardia approvate finora, circa 36 mila sarebbero le lavoratrici che avrebbero usufruito della proroga del regime sperimentale donna, mentre circa 60 mila sarebbero stati i beneficiari dell'Ape Sociale. Un risultato degno di nota visto che, molti lavoratori sono riusciti a conquistare l'agognata pensione grazie alle norme pensionistiche contenute nella precedente Legge di Stabilità entrata in vigore lo scorso anno.

Damiano non appoggia Salvini sulla Quota 100

E' questo il motivo che avrebbe spinto l'ex ministro del Lavoro Damiano a non condividere l'ipotesi formulata dalla nuova coalizione di centrodestra riguardante l'uscita anticipata secondo il meccanismo di Quota 100, ovvero, dopo il raggiungimento di almeno 58 anni di di età anagrafica accompagnati dai 35 anni di versamenti contributivi.

Una misura considerata non del tutto soddisfacente visto che nonostante i precedenti interventi in materia previdenziali, ancora molti lavoratori attendono una risposta dal Governo. "Noi pensiamo che si debba continuare su questa strada di forte revisione", ha affermato ancora il deputato del Partito Democratico. Con tutti i risparmi rimasti ancora inutilizzati, infatti, si potrebbe dare il via ad un nono intervento di salvaguardia al fine di risolvere definitivamente il noto problema degli esodati oltre a rivedere la proroga del regime sperimentale donna per favorire l'accesso alla pensione delle lavoratrici. Anche l'Ape Sociale, il reddito ponte erogato dallo Stato fino ad un massimo di 1.500 euro mensili, dovrebbe essere resa una misura strutturale visto il successo ottenuto.