Sgravi fiscali, riduzione della burocrazia, più sicurezza per tutti, controllo dell'immigrazione, introduzione della flat tax, più flessibilità in uscita e abolizione della precedente Riforma Fornero; sono questi i punti cardine sui quali il centrodestra starebbe lavorando in vista delle prossime elezioni politiche. Come riportato da "Il Sole 24 Ore", infatti, il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini avrebbe già un nuovo piano per introdurre una maggiore flessibilità in uscita abolendo o riformando la Legge Fornero seppur con qualche contrarietà da parte di alcune forze politiche.
Si tratta di un argomento discusso nell'ultima riunione tenutasi ad Arcore che ha visto impegnati i leader di Fratelli D'Italia Giorgia Meloni, di Forza Italia Silvio Berlusconi e lo stesso Matteo Salvini ormai da anni in prima linea con la battaglia per eliminare gli effetti negativi causati dalla Riforma Fornero.
Il centrodestra punta sulla Quota 100
Da non sottovalutare, però, i costi che potrebbe comportare l'eliminazione della vecchia legge previdenziale: si parla di circa 140 miliardi di euro. Un aspetto che ancora il Leader del Carroccio non avrebbe preso in considerazione. Intanto, altra importante ipotesi del centrodestra riguarderebbe l'introduzione del meccanismo di Quota 100 al fine di rendere l'uscita più flessibile.
Si tratta del famigerato sistema delle quote dato dalla somma dell'età anagrafica e l'anzianità contributiva: secondo l'ipotesi formulata, infatti, si potrà lasciare anticipatamente l'attività lavorativa dopo il raggiungimento di almeno 58 anni di età anagrafica accompagnati dai 35 anni di versamenti contributivi. Una proposta che potrebbe essere destinata sin da subito all'archiviazione visto che richiederebbe l'eliminazione di alcuni punti fondamentali contenuti nella Riforma Fornero che nel 2012 ha assicurato circa 80 miliardi di euro di risparmi per le casse statali.
Con l'abrogazione della legge pensionistica, infatti, potrebbero rompersi molti equilibri del sistema previdenziale.
Contrarietà da parte di Damiano
L'ipotesi elaborata dal centrodestra, tuttavia, avrebbe suscitato una certa contrarietà da parte del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che, invece, punta sull'estensione dell'Ape Sociale e alla trasformazione in una misura strutturale, sulla nona misura di salvaguardia a favore degli esodati e sulla proroga del regime contributivo donna.