I giorni 17, 18 e 19 aprile si vota per eleggere i membri delle Rsu (Rappresentanza Sindacale Unitaria). È un grande momento di democrazia, ed è importante che tutti gli aventi diritto vadano a votare, soprattutto per i nuovi compiti che le future Rappresentanze Sindacali Unitarie avranno.

Durante l’assemblea dei nuovi candidati RSU, che si è svolta venerdì 2 marzo alla Camera del Lavoro di Milano, la segretaria generale Manuela Vanoli ha affermato: 'andiamo a votare dopo aver raggiunto il rinnovo di tre contratti nazionali. In questo modo abbiamo riconquistato il potere contrattuale sottratto dalla riforma Brunetta'.

I compiti dei futuri eletti saranno importanti: per questo si ritiene fondamentale predisporre percorsi di formazione che li vedranno coinvolti da subito. In questa logica è stata organizzata la giornata del 2 marzo, il primo di vari momenti di formazione; gli incontri in programma aiuteranno i candidati ad affrontare le attività che si terranno sui luoghi di lavoro.

Proviamo a spiegare che ruolo ha la RSU

La RSU tutela i lavoratori, rivendica i diritti, contratta miglioramenti sul luogo di lavoro; può avvalersi del sostegno del sindacato; i suoi poteri sono definiti dal contratto nazionale, da leggi e da accordi; ma la sua forza deriva dal consenso che crea intorno alle sue proposte e alle sue azioni, attivandosi per una più ampia condivisione degli obiettivi.

Il candidato RSU non è un sindacalista di professione, ma può farsi carico di una prima tutela, può affidare l’assistenza di un lavoratore al sindacato di riferimento.

Nell’ambito dei servizi educativi, si è riusciti a raggiungere i seguenti obiettivi: una norma che sblocca il turnover dando la possibilità agli Enti di assumere il personale mancante e stabilizzare quello precario, evitando le esternalizzazioni; una legge che riconosce la continuità educativa di un percorso che va da zero a sei anni e che pone le basi per la riqualificazione del personale; l’inserimento del personale docente nei lavori gravosi.

Gli obiettivi in ambito educativo

I principali obiettivi sono i seguenti: aumentare il numero dei nidi perché tutti i bambini possano esercitare il loro diritto; sconfiggere il precariato dando stabilità al personale dei nidi e delle scuole d’infanzia; fermare le esternalizzazioni che producono lavoro sottopagato e precariato; tutelare la salute del personale che lavora nei servizi educativi; contrastare le gare al massimo ribasso; infine, si vorrebbe riconoscere la malattia professionale nei servizi educativi dove il personale coinvolto è sottoposto giornalmente a duri carichi di lavoro sia fisici che psicologici.