Mancano pochi giorni alla scadenza dei termini per la presentazione delle istanze di accesso al pensionamento a partire dai 61 anni di età anagrafica accompagnati dal versamento dei 35 anni di contributi valido per i lavoratori che durante la loro attività lavorativa hanno svolto mansioni particolarmente usuranti e faticose.

Domande entro il primo maggio per gli usuranti

Entro il primo maggio, infatti, questa categoria di lavoratori dovrà presentare domanda presso gli sportelli Inps o attraverso il canale telematico per la verifica dei requisiti per l'accesso al pensionamento anticipato.

Sarà compito dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale verificare l'effettivo svolgimento del lavoro usurante per ogni singola istanza. L'istanza dovrà essere presentata entro e non oltre il primo maggio 2018 da coloro che matureranno i requisiti agevolati nel corso del 2019 pena lo slittamento della decorrenza della prestazione.

La normativa in materia prevede che i lavoratori interessati dovranno dimostrare di aver svolto attività usurante per almeno sette anni negli ultimi dieci anni o di aver svolto mansioni faticose per almeno metà della vita lavorativa complessiva. Come già tanti sanno, inoltre, la precedente Legge di Stabilità ha individuato quindici categorie rientranti nella platea dei lavori usuranti.

In particolar modo, però, la scadenza fissata per il primo maggio è rivolta agli operai impiegati nella linea di catena, ai lavoratori organizzati in turni notturni e ai conducenti dei veicoli per il trasporto di persone.

Ecco i requisiti di accesso

Per gli operai impiegati alla linea di catena, infatti, sono richiesti il raggiungimento della Quota 97,6 ovvero la maturazione di almeno 62 anni e 7 mesi di età e un'anzianità contributiva pari a 35 anni se lavoratori dipendenti; requisiti che verrebbero innalzati di un anno in caso di lavoratori autonomi.

Cosa assai diversa per i lavoratori organizzati in turni notturni con 72 giorni lavorati all'anno per i quali è richiesto il raggiungimento di almeno 62 anni e 7 mesi di età anagrafica se dipendenti e 63 anni e 7 mesi se autonomi con un'anzianità contributiva di 35 anni. Per i lavoratori con 64 giorni lavorati all'anno, invece, sono richiesti il raggiungimento di Quota 99,6 se dipendenti (63 anni e 7 mesi) e Quota 100,6 se lavoratori autonomi (64 anni e 7 mesi).

I requisiti sono vigenti fino al 2026 e stando alla normativa, per questa categoria di lavoratori non si applicherebbero nemmeno gli adeguamenti automatici dei requisiti alla speranza di vita fino al 2025.