Presto la telenovela relativa al rinnovo del contratto per i docenti della Scuola italiana finirà. Infatti dopo l’emissione del cedolino normale con gli stipendi del mese di maggio che da giovedì scorso sono visionabili sul portale NoiPa, a giorni dovrebbe essere disponibile quello relativo agli arretrati di stipendio per il nuovo contratto che è partito dal 1° gennaio 2016. Infatti gli arretrati 2016 e 2017, nonché quelli per i primi mese del 2018, come riportato da NoiPa, verranno erogati entro la fine di maggio, per poi completare il processo con gli aumenti di stipendio in busta paga da giugno.

I forum di molti siti di settore, cioè relativi alla scuola ed al lavoro nel comparto, sono pieni di domande e quesiti di lavoratori che polemizzando e non, chiedono lumi al riguardo delle cifre reali che andranno a percepire. Infatti molte delle cifre circolate in queste settimane e su diversi siti web sono inattendibili. Lo spiega una analisi con tanto di tabelle pubblicata dal sito “scuolainforma.it”.

Il calcolo

Purtroppo, non essendoci ancora il cedolino sulle cifre di arretrato che percepiranno i docenti del comparto si deve utilizzare ancora l’ipotetico. Sul portale “orizzontescuola” c’è una guida molto esaustiva che può servire per capire bene quello che arriverà davvero agli insegnanti di tutti i livelli, al netto delle tasse e con le scontate maggiorazioni che dovranno essere concesse perché anche il mese di maggio 2018 va a finire nell’area coperta da arretrato.

Secondo analisi e calcolo, che si riferisce ad un insegnante di scuola secondaria di secondo grado con l’anzianità di servizio da 0 ad 8 anni, l’aumento previsto per il 2016 sarà pari a 6,90 euro al mese.

Cifre lorde che in 13 mensilità diventano 89,70 euro. Ciò significa che per il 2016 a questo docente toccheranno di arretrato poco meno di 80 euro.

Per il 2017 allo stesso insegnante toccherà un aumento di 20,80 euro lordi e sarà così anche per gennaio e febbraio 2018. Solo dal 1° marzo 2018 andrà a regime l’aumento ormai famoso da 85 euro al mese che rientra negli arretrati fino a maggio. In pratica, per il 2017 a questo docente spetteranno 270,40 euro lordi, mentre per la parte di 2018 (gennaio-maggio) ci saranno 298 euro.

si tratta di oltre 650 euro, questo troverà nel cedolino il docente nell’esempio, che escludendo le tasse significa una erogazione netta di 395 euro.

Le tabelle

L’aumento di stipendio e quindi anche gli arretrati variano in base all’anzianità di servizio ed anche al ruolo ricoperto. Ecco perché quanto calcolato e di cui riferivamo in precedenza sarà differente, non come calcolo, bensì come risultato, a seconda di che tipo di insegnante si è. Sempre come arretrati, un maestro dell’asilo o della scuola elementare percepirà di arretrato fino a febbraio, al netto:

  • da 0 ad 8 anni di servizio € 248,00
  • da 9 a 14 anni € 274,45
  • da 15 a 20 anni € 297,66
  • da 21 a 27 anni € 321,02
  • da 28 a 35 anni € 341,54
  • oltre 35 anni di servizio € 359,25

Si tratta di sei scaglioni con cui vengono divisi i pari ruolo in base agli anni di servizio nella scuola.

Con lo stesso ragionamento, nella scuola secondaria di 1° grado, le cifre sono superiori, cioè:

€ 271,15, € 302,23, € 328,54, € 379,87, € 354,88, € 395,78.

Per la scuola secondaria con docenti diplomati:

€ 250,52, € 276,85, € 300,27, € 333,26, € 355,84, € 373,53.

Per gli stessi docenti, ma laureati:

€ 271,15, € 309,75, € 338,87, € 375,07, € 395,78, € 412,66.

Va ricordato che per marzo, aprile e maggio 2018, nel cedolino di prossima emissione dovranno essere aggiunti tra 40 e 46 euro di aumento netto al mese ai maestri di primaria e infanzia, tra 40 e 51 euro per la scuola media, tra 40 e 48 euro per le scuole superiori se docenti diplomati e tra 40 e 52 euro per gli stessi ruoli ma se laureati.