La CGIL ha iniziato il proprio percorso verso il XVIII Congresso Nazionale che vedrà il proprio epilogo nel gennaio 2019 a Bari, ma intanto fra gli iscritti alla Confederazione si inizia già a discutere sulla linea che dovrà adottare il principale sindacato italiano.

Il direttivo nazionale in carica, a larga maggioranza, ha varato nelle scorse settimane il documento congressuale principale, denominato "Il lavoro è", che ha come prima firmataria la segretaria generale uscente Susanna Camusso.

Ma non tutti dentro l'organizzazione si ritrovano nella linea proposta dalla maggioranza uscente, infatti l'area denominata "Il sindacato è un'altra cosa" ha presentato un documento alternativo, denominato "Riconquistiamo tutto", la cui prima firmataria è Eliana Como, esponente della FIOM di Bergamo. Peraltro è da segnalare che, per la prima volta in oltre cento anni dalla fondazione del sindacato, sono due donne a essere le prime firmatarie dei due documenti congressuali della CGIL.

I due documenti: 'Il Lavoro è' e 'Riconquistiamo tutto'

Sarebbe piuttosto lungo e complicato delineare nel dettaglio le proposte politiche congressuali dei due documenti, basti pensare che le bozze fatte circolare in queste settimane sono di 15 pagine per quanto riguarda il testo della Camusso e invece di 10 pagine per quanto riguarda il testo di Eliana Como.

Provando a riassumere schematicamente il documento "Il Lavoro è" sostanzialmente rivendica la linea seguita in questi ultimi anni dal sindacato, delineando le linee di azione politico-sociale da mettere in campo nella prossima fase. In esso sono riportati elementi di positività e anche qualche rilievo sulle cose che non sono andate per il meglio. Particolarmente in rilievo nel testo è il seguente passaggio: "Non ci siamo limitati al conflitto e alla difesa, abbiamo scelto la strada della creazione di un’altra proposta di sistema come il Piano del Lavoro, elaborando la nostra proposta di legge di iniziativa popolare: la Carta dei diritti universali del Lavoro". E nel medio periodo si dà l'obiettivo di "estendere la partecipazione, proporre scelte per una nuova unità sindacale necessaria".

Al contrario il documento "Riconquistiamo tutto", proposto dalla sinistra interna, contesta la linea seguita in questi anni definendola "fallimentare" e contestando al proprio sindacato di aver "accennato e poi interrotto ogni lotta, con mobilitazioni discontinue e disperse nel vuoto, pensando poi di limitare i danni con i contratti nazionali e aziendali", di aver avuto una linea troppo appiattita su CISL e UIL e in generale di aver avuto poca "radicalità" sui vari temi sociali sul tappeto. Il testo della minoranza afferma che il sindacato "deve riconquistare una propria autonomia, da ogni istituzione, dal PD e dai palazzi del potere" e invita a "cambiare passo" e riprendere il conflitto sociale.

Esponendo 10 temi sociali specifici sui quali il sindacato dovrebbe concentrarsi nelle proprie battaglie.

Le tappe del XVIII Congresso Nazionale della CGIL

I due documenti saranno in votazione nella varie assemblee di base degli iscritti, la maggior parte delle quali è fissata per il mese di settembre, anche se in alcuni territori tale fase si svolgerà già prima della pausa estiva (il periodo esatto va dal 20 giugno al 5 ottobre). In tutte le assemblee locali si voterà su una scheda dove sarà possibile scegliere uno dei due documenti.

Fino al 31 ottobre, avranno poi luogo i congressi delle Camere del lavoro e delle categorie territoriali. I congressi delle strutture regionali si svolgeranno poi dal 5 al 24 novembre.

Poi, dal 26 novembre al 20 dicembre, si svolgeranno le assisi delle varie categorie nazionali. Infine il percorso congressuale si concluderà a Bari, precisamente alla Fiera del Levante, dove dal 22 al 25 gennaio si terrà appunto il XVIII congresso nazionale della Cgil.

Intanto la CGIL si prepara a scegliere il successore di Susanna Camusso

Compito del Congresso nazionale della CGIL è anche quello di scegliere il nuovo segretario generale: il mandato di Susanna Camusso, eletta alla guida del sindacato nel novembre 2010 e riconfermata nel maggio 2014, scade infatti a fine 2017. A tal proposito, nelle scorse settimane, il direttivo nazionale della CGIL ha precisato che al momento non c'e' "nessuna candidatura" in discussione per la successione alla segretaria uscente. Smentendo così le voci che da tempo vedevano in campo per la carica Serena Sorrentino, Maurizio Landini e Vincenzo Colla, tutti firmatari del documento di maggioranza "Il lavoro è".