Le regole per accedere a quota 100 per andare in pensione sono tutte ancora da scrivere. La pensione con la quota 100 (somma di età anagrafica e anni di contributi versati) è prevista dal programma del neo Governo Conte, così come la possibilità di ritirarsi dal mondo del lavoro al raggiungimento di 41 anni di contributi regolarmente versati.
Pensioni, Salvini tranquillizza tutti: "Il nostro obiettivo è smontare pezzo per pezzo la legge Fornero"
Matteo Salvini è tornato a parlare negli ultimi giorni della riforma delle Pensioni ed in particolare della pensione anticipata quota 100 rassicurando tutti quelli che sperano in una modifica della riforma Fornero in tempi brevi.
Il ministro dell'Interno Salvini, a margine dell'assemblea di Confesercenti, ha infatti ribadito: "Come da programma il nostro obiettivo è smontare pezzo per pezzo la legge Fornero, introducendo subito la quota 100: 41 anni di anzianità contributiva penso siano sufficienti".
Pensioni anticipate: quota 100 e 41 probabilmente nella prossima Legge di Bilancio
Come riportato anche da 'termometropolitico', le pensioni anticipate quota 100 e quota 41 rientreranno nelle discussioni per la prossima Legge di Bilancio. C’è troppa paura da parte del nuovo governo di registrare un calo dei consensi di fronte al timore delle pensioni. Ci sono poi i paletti di cui si è parlato molto in questi ultimi giorni che non piacciono a nessuno.
Soprattutto perché si parla di paletti anagrafici. Sono dei requisiti di età che il governo vorrebbe inserire, ma su cui non c'è ancora accordo. L’intenzione dei futuri pensionandi è quella di uscire dal mondo del lavoro il prima possibile, ma se si elimina l’Ape sociale e si inserirà nella pensione anticipata quota 100 il requisito anagrafico, chi poteva andare in pensione prima non potrà più farlo.
Pensioni, assegno Inps più basso per chi ci andrà dal 2019
Come riportato da 'Today', secondo il sindacato Confsal-Unsa l'adeguamento automatico del coefficiente di trasformazione (un aspetto poco conosciuto della riforma Fornero) è "uno scandalo che rischia di passare sotto traccia". Infatti, chi andrà in pensione nel 2019 rischia di vedersi riconosciuto un assegno più basso perché i coefficienti sono stati rivisti al ribasso.
Ma cosa sono i coefficienti di trasformazione? Il sito dell'Inps spiega che sono dei valori che concorrono al calcolo della pensione con metodo contributivo. Grazie a questi valori il montante contributivo versato dal lavoratore durante la sua vita lavorativa viene trasformato nella pensione annua.