Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 31 luglio 2018 vedono arrivare una richiesta d'incontro dai sindacati al Ministro del lavoro Luigi Di Maio, all'interno della quale si evidenzia l'urgenza di discutere le nuove opzioni di flessibilità previdenziale. Nel frattempo dalla Lega si registrano nuove dichiarazioni sulla necessità di superare l'impianto della legge Fornero, mentre dai comitati si fa il punto della situazione sulla proroga dell'opzione donna.
Infine, sulla Rita si concretizza la scadenza per l'aggiornamento dei regolamenti e della documentazione da parte dei fondi ancora inadempienti, rispetto al pensionamento anticipato previsto con la scorsa legge di bilancio.
Riforma pensioni, i sindacati chiedono un incontro al Ministro del Lavoro Di Maio su APE, precoci, lavori gravosi
Dai sindacati arriva una nuova richiesta scritta di incontro al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, con l'obiettivo di avviare il confronto rulla riforma previdenziale. "Le chiediamo un incontro al fine di poter discutere della previdenza, argomento complesso e, soprattutto in questa fase, molto sentito sia dalle persone che rappresentiamo che da tutti i cittadini", si legge all'interno del testo.
Ma la lettera sottolinea anche quali temi specifici "andrebbero affrontati con la massima urgenza". Dall'anticipo pensionistico (APE) di natura sociale alla vicenda dei lavoratori precoci, dalle attività gravose all'esonero dell'AdV per alcune categorie previsto nel 2019. Infine,le parti sociali ricordano anche le relazioni da presentare entro il prossimo 30/09 circa la speranza di vita e la distinzione tra spesa previdenziale e assistenziale.
Di Maio: mettere al centro le priorità dei cittadini in Manovra 2019
La richiesta d'incontro dei sindacati al Ministro del Lavoro è arrivata dopo che lo stesso Luigi Di Maio ha recentemente sottolineato l'intenzione di mettere al centro della legge di bilancio 2019 "le priorità dei cittadini".
Durante un intervento alla trasmissione Omnibus del Canale televisivo La7, tra queste priorità ha infatti sottolineato il superamento della legge Fornero, il reddito di cittadinanza e la flat tax. In merito invece al Decreto Dignità, l'esponente pentastellato ha invece espresso fiducia circa un possibile voto in settimana. A tal proposito, ha spiegato di capire "gli attacchi di Confindustria", ma di non capire "i sindacati che ora hanno più frecce al loro arco”.
Maroni (Lega): abolizione della legge Fornero è "cosa buona e giusta"
Secondo l'ex Ministro del Lavoro ed ex Governatore della Lombardia Roberto Maroni, "il contratto di Governo prevede l'abolizione della Legge Fornero, che è una cosa buona e giusta".
L'esponente leghista ricorda però che "servono tanti soldi ed una copertura rilevante, ma va fatta e mi auguro che il Governo la faccia" perché "è giusto che chi lavora per 40 anni possa andare in pensione senza vedersi costretto a rimanere". Per quanto concerne invece il Decreto dignità, Maroni condivide la preoccupazione del mondo delle imprese: "la mia esperienza da Ministro del Lavoro mi aveva portato a fare la Legge Biagi che rendeva più facile l'ingresso, meno rigidi i contratti di lavoro, regolarizzandoli".
I chiarimenti del CODS sull'opzione donna
Nella giornata di ieri la fondatrice del Comitato Opzione Donna Social è tornata a fare il punto della situazione sull'opzione donna, dopo essere stata interrogata sulla questione all'interno del proprio gruppo.
L'amministratrice ricorda cosi che la legge ha concluso il proprio ciclo di sperimentazione al 31/12 del 2015, mentre in merito alla nuova proposta di proroga mancano ancora chiarimenti su età e anni di contribuzione, sul costo della misura e sulla sussistenza dei risparmi da destinare all'opzione. Tanto che all'interno del contratto di Governo si legge che "prorogheremo la misura sperimentale opzione donna che permette alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 anni di contributi di andare in quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Prorogheremo tale misura sperimentale, utilizzando le risorse disponibili", conclude Armiliato.
Pensioni anticipate e RITA: oggi la scadenza per l'aggiornamento dei regolamenti
Scatta oggi l'ultima scadenza utile per i fondi pensione che ancora non hanno correttamente implementato la nuova rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) all'interno dei propri regolamenti. L'opzione consente ai lavoratori che vivono una situazione di disagio di anticipare l'uscita dal lavoro con un massimo di 10 anni, ma nonostante fosse prevista all'interno della scorsa Manovra non tutti i fondi avevano ottemperato all'applicazione della misura. Una vicenda che ha costretto la COVIP ad emettere una nuova circolare (la numero 4216 del 2018), con la quale si chiede ai fondi inadempienti di provvedere all'inserimento dell'opzione nel regolamento e nella documentazione destinata ai sottoscrittori.
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