Trascorsa l'estate dovrebbero presto riaprirsi i lavori sulla Legge di Stabilità 2019 dove saranno contenute molte novità in campo previdenziale inserite anche nel contratto di governo stipulato da Lega e Movimento 5 Stelle. L'esecutivo, infatti, dovrà decidere su molte misure volte a rendere più flessibile l'uscita dal mondo lavorativo, tra queste la famigerata quota 100.
Quota 100 potrebbe escludere il comparto scuola
Come già tanti sanno, il meccanismo di quota 100 consentirebbe a migliaia di lavoratori di anticipare l'uscita dal lavoro dopo il raggiungimento di almeno 64 anni di età anagrafica accompagnati dai 36 anni di versamenti contributivi.
Requisiti che potrebbero rivelarsi penalizzanti per una platea di potenziali beneficiari che, nonostante abbiano una lunga carriera contributiva alle spalle non hanno ancora raggiunto i 64 anni di età. La maggior parte dei lavoratori esclusi potrebbero essere gli appartenenti al comparto scuola.
Altro paletto restrittivo allo studio del Governo riguarda il ricalcolo dell'assegno previdenziale secondo il metodo contributivo dal 1996. Sono questi i punti deboli della proposta che potrebbero far slittare ancora di un anno il tanto sbandierato meccanismo delle quote.
Secondo quanto riportato da "Orizzonte Scuola", per l'ex Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano il lavoratore potrebbe essere più attratto dal cosiddetto Ape Sociale per il quale occorrono almeno 63 anni di età anagrafica e che non sarà prorogato nella nuova Legge di Bilancio.
Il Governo studia la quota 100 modulabile
Come riferisce l'Agenzia di Stampa Italiana, invece, il Governo starebbe studiando una probabile soluzione; si tratta della quota 100 modulabile che conteggia la somma dell'età anagrafica con l'anzianità contributiva ma con differenti modulazioni a seconda del settore di appartenenza dei lavoratori.
Nel caso in cui non fosse possibile consentire a tutti i lavoratori di lasciare l'attività lavorativa dopo il raggiungimento di almeno 64 anni di età e 36 anni di contribuzione, avranno la priorità alcuni lavoratori in base alla tipologia di lavoro svolto.
Il Governo giallo-verde, tuttavia, sta studiando la probabile versione della quota 100 che potrebbe salire sul treno della nuova Legge di Stabilità 2019; una misura che potrebbe consentire il superamento in via definitiva della tanto odiata Riforma Fornero varata nel 2012. Si dovrà comunque attendere la fine dell'estate per conoscere ogni decisione in merito.