"Sulle Pensioni il Governo chiarisca cosa vuole fare". Lo afferma l'ex Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano come riportato dalla testata giornalistica "Il Dubbio". Il deputato del Partito Democratico, infatti, chiede maggiore chiarezza sulle misure in materia previdenziale che dovranno salire sul treno della nuova Legge di Stabilità 2019.

Damiano chiede chiarimenti sulle pensioni d'oro

Se da una parte il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio afferma che il Governo agirà sul ricalcolo retroattivo dei versamenti contributivi, dall'altra, il deputato del Movimento 5 Stelle Francesco D'Uva ha presentato una nuova proposta di legge che mira all'introduzione del ricalcolo secondo il metodo contributivo per i trattamenti pensionistici a partire dal 2019.

Una decurtazione che potrebbe arrivare fino al 20% e che interesserebbe circa 158 mila pensionati. Una proposta che permettere all'esecutivo di reperire circa 500 milioni di euro di risorse.

Le due proposte, tuttavia, appaiono ben differenti; per questo motivo l'onorevole Damiano si vede costretto a chiedere maggiore chiarezza prima della riapertura dei lavori per la nuova Legge di Stabilità mostrando tutta la sua contrarietà sul ricalcolo retroattivo visto che dal canto suo potrebbe essere incostituzionale limitarlo solo alle pensioni più alte, ovvero quei trattamenti che superano i quattro mila euro lordi mensili.

Damiano favorevole al contributo di solidarietà

"Qualcuno potrebbe obiettare ma vogliamo utilizzare le strade già praticate con successo come il contributo di solidarietà", spiega ancora Damiano.

Ciò, lascia intuire che anche l'esponente del Partito Democratico sembrerebbe favorevole alla proposta lanciata dalla Lega riguardante il cosiddetto contributo di solidarietà che dovrebbe riguardare le pensioni sopra i due mila euro lordi mensili e che non dovrebbe avere una durata superiore ai tre anni.

La risposta da parte di Di Maio non tarda ad arrivare; il vicepremier pentastellato, infatti, continua a sostenere la necessità di tagliare le pensioni sopra i 4 mila euro mensili.

"Chi non vuole tagliare le pensioni d'oro senza aver versato i contributi lo dica, abbia il coraggio di metterci la faccia. Le pensioni d'oro saranno tagliate"; afferma il ministro del Lavoro rilanciando ancora una volta l'ipotesi sul taglio degli assegni oltre che dei vitalizi.