Luigi Di Maio, Ministro del Lavoro del Governo Conte, aveva annunciato che si sarebbe lavorato affinché i centri commerciali restassero chiusi la domenica. Un'idea che nasceva dall'esigenza di restituire ai lavoratori il diritto di trascorrere le festività lontano dal proprio impiego. Un tema sul quale c'è stata una vera e propria levata di scudi da parte di diverse opinioni e che oggi, però, potrebbe subire un nuovo impulso nelle discussioni grazie alle precisazioni fornite dal membro del Governo a La 7.

L'idea, a quanto pare, non sarebbe quella di chiudere totalmente centri commerciali, grandi magazzini e tutte quelle attività tradizionalmente aperte la domenica. Di Maio starebbe pensando ad un sistema di aperture modulato, in cui a turno un'attività su quattro possa restare aperta. Una vera e propria turnazione che eliminerebbe l'idea di abbandonare la possibilità di fare la spesa e shopping nel fine settimana. Il provvedimento potrebbe entrare in vigore già entro la fine del 2018.

Centri commerciali chiusi? Non tutti per Di Maio

Di Maio spiega che l'esigenza di far chiudere i centri commerciali sarebbe nata dall'esigenza di quegli esercenti che non rientrano nel gruppo grandi catene e hanno piccole attività.

I proprietari dei negozi a conduzione familiare rischiano di non poter più avere del tempo da passare con le proprie famiglie, per non perdere in partenza la già difficile lotta contro i grandi magazzini. E' questa la risposta che viene fornita da Di Maio a quanti evidenziano che l'eventuale chiusura dei centri commerciali rappresenterebbe un provvedimento illiberale. E il ministro pone l'accento anche sul fatto che una grande catena come Eurospin si è schierata apertamente con l'idea di chiudere la domenica, poiché l'idea è quella di privilegiare la qualità della vita dei propri dipendenti.

Centri commerciali aperti a turno: è un'ipotesi

Di Maio non ritiene che si stia pensando ad un sistema in cui sarà impossibile fare la spesa la domenica.

L'intenzione, secondo quanto emerso nelle ultime ore, è quella di mettere a punto un sistema o una tabella in cui, a turno, ciascun esercizio commerciale potrà restare aperto. Il 75%, comunque, dovrebbe tenere le serrande abbassate, mentre uno su quattro potrebbe accogliere i cittadini che vogliano fare la spesa o shopping anche nei festivi. Si tratta, comunque, di un argomento delicato e che, con buona probabilità, sarà oggetto di accesi dibattiti, considerando che da tempo si discute della difficoltà dei negozi fisici a fare concorrenza a colossi on line come Amazon, sia a livello di prezzi che di comodità.