Nessun passo indietro dal Governo Conte, almeno per il momento, sull’aumento delle Pensioni minime in legge di Bilancio 2019. Parte delle risorse necessarie dovrebbero essere recuperate dal tagli agli assegni d’oro previsto da un Ddl M5S-Lega il cui esame è già iniziato in commissione Lavoro alla Camera. A ribadire la linea dell’Esecutivo in materia previdenziale sono in questi giorni i leader della Lega, Matteo Salvini e del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio che continuano a garantire che non sarà fatto alcun dietrofront rispetto agli impegni assunti in campagna elettorale e nel contratto di governo, a partire dalla riforma delle pensioni che prevede il superamento della legge Fornero, l’attivazione della quota 100 a partire da 62 anni, la soluzione quota 41 per i lavoratori precoci, la proroga del regime sperimentale di Opzione donna.

Pensioni, governo gialloverde pronto ad aumentare gli assegni minimi

A parlare di pensioni nelle ultime ore il vicepremier pentastellato: “Ufficiale: aumentiamo le pensioni minime a 780 euro, fatelo sapere a tutti”, ha scritto, in un post su Instagram.

“Sempre più orgoglioso – ha aggiunto Luigi Di Maio - di quello che stiamo facendo per i cittadini italiani”. Anche nei giorni scorsi, rispetto ad Opzione donna, il ministro del Lavoro ha fatto chiarezza: “Non è stata mai messa in discussione”, annunciando l’introduzione della proroga nella legge di Bilancio 2019. “Abbiamo già mandato il fabbisogno al Mef”, ha spiegato Di Maio che per quanto riguarda invece la quota 41 precoci ha invitato una delegazione di lavoratori al ministero questa settimana per fare il punto della situazione, ascoltare le esigenze degli interessati e capire come poter intervenire nella manovra.

Nuove pensioni minime di 780 euro mensili, Opzione donna in manovra

Il vicepremier leghista Matteo Salvini, che avrebbe di fatto già incassato le prime misure sul superamento della riforma Fornero contro cui si batte ormai da anni, si sta occupando nelle ultime ore in particolare di immigrazione e sicurezza, materie di sua competenza in quanto ministro dell’Interno. Ma lo sguardo è rivolto alla manovra, alle misure economiche e sociali, ai rapporti con l’Europa. “In Italia – ha scritto il leader della Lega su Facebook - nessuno si beve le minacce di Juncker, che ora associa il nostro Paese alla Grecia”. Così ha commentato Salvini l’articolo, pubblicato su Il Fatto Quotidiano, dal titolo “Manovra, Juncker: ‘Con l’Italia serve rigore, non vogliamo nuova Grecia’.

Moscovici: ‘Convincere a cambiare politica’”. “I diritti al lavoro, alla sicurezza e alla salute dei nostri cittadini – ha aggiunto Salvini -sono priorità del governo e andremo fino in fondo, alla faccia – ha sottolineato - di chi rimpiange l’Italia impaurita, quella con le aziende e il futuro in svendita. Non ci fermeranno”, ha concluso il vicepremier leghista.