ll famigerato sistema della Quota 100 e il cosiddetto reddito di cittadinanza arriveranno il prossimo anno con due distinti disegni di legge. Tuttavia, la nuova Legge di Bilancio che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2019 individua solo le risorse finanziarie da investire per i due provvedimenti. Circa 6,7 miliardi di euro sono i fondi per la quota 100 mentre altri 9 miliardi sono destinati al reddito di cittadinanza.

Quota 100 e rdc con due ddl collegati

Stando a quanto riportato dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", i due provvedimenti avranno tempi di attuazione più lunghi: difatti, nonostante i due ddl saranno collegati al testo della Legge finanziaria di Bilancio i tempi di attuazione non avranno un collegamento con la nuova manovra finanziaria.

Inoltre, i disegni di legge dovranno rispettare i tetti di spesa fissati dalla manovra.

Come ormai tanti sanno, il testo della Legge di Stabilità è giunto dinanzi le Commissioni della Camera dopo che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato l'autorizzazione per il passaggio. Il testo dovrà passare l'esame a Montecitorio per poi essere votato entro il 30 novembre. Sempre secondo quanto afferma "Il Sole 24 Ore", il ddl bilancio prevede che gli eventuali risparmi rispetto agli stanziamenti potranno essere redistribuiti fra il fondo destinato a finanziare il meccanismo di quota 100 e quello dedicato al reddito di cittadinanza più volte sbandierato dal Movimento 5 Stelle anche se non è esclusa la possibilità che le eventuali economie rispetto agli stanziamenti potrebbero esser utilizzate per il contenimento del deficit in caso di impazzata dello Spread (il tutto ovviamente per evitare che la Commissione Europea avvi una procedura di infrazione).

L'UE darà il parere sulla manovra entro il 21 novembre

Difatti, entro il 13 novembre il Governo giallo-verde dovrà sottoporre nuovamente la bozza della Legge di Bilancio all'Ue, mentre il 21 novembre la Commissione di Bruxelles sarà chiamata ad esprimere il parere definitivo sulle modifiche apportate alla manovra. Stando a quanto affermato dal ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria, con gli ulteriori ritocchi riguardanti l'emanazione di due decreti ad hoc per Quota 100 e reddito di cittadinanza, il deficit sarà più basso, ovvero, toccherà il 2% rispetto al 2,4% previsto inizialmente e calcolato su una crescita tendenziale allo 0,9%.