"Stiamo lavorando per far crescere il Paese, avanti così. Attribuire al Governo la responsabilità dei dati su Pil e disoccupazione è irragionevole e profondamente ingiusto", lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo la firma da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha autorizzato il passaggio del testo della nuova Legge di Stabilità alla Camera.

Slitta il taglio delle pensioni d'oro

Il testo della manovra individua solo le risorse economiche da utilizzare per le misure in campo previdenziale e assistenzialista: quota 100 e il reddito di cittadinanza dovrebbero quindi entrare in vigore successivamente con due decreti ad hoc.

Anche il provvedimento, tanto sbandierato da Lega e Movimento 5 Stelle, sul taglio delle Pensioni d'oro dovrebbe arrivare in seguito. Come riporta Il Giornale infatti, il Governo giallo-verde sta pensando di presentarlo come emendamento quando la Legge di Stabilità sarà discussa in Commissione. L'argomento tuttavia resta tra i più complicati visto che il Movimento 5 Stelle e la Lega sembrano schierati su due fronti: i grillini ipotizzano in un ricalcolo della parte retributiva della pensione mentre la Lega continua a sostenere l'introduzione di un contributo di solidarietà temporaneo da applicare ai trattamenti alti.

La Lega ipotizza il contributo di solidarietà

Come spiega il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, il cosiddetto contributo di solidarietà avrebbe dovuto essere articolato in tre fasce.

Un prelievo del 6 % per redditi tra i 90 e i 120 mila euro lordi annui, un taglio del 12 % per i trattamenti tra i 120 e i 160 mila euro e un prelievo pari a 18 punti percentuali per le pensioni superiori ai 160 mila euro all'anno. La misura avrebbe garantito risparmi per circa 200-300 milioni di euro all'anno ma la decisione del rinvio è stata presa per evitare il rischio di incostituzionalità della norma.

Non è escluso però che il taglio degli assegni potrebbe arrivare con un emendamento al ddl bilancio. Il taglio escluderà le pensioni maturate con il sistema contributivo e le casse complementari e verrà applicato solo ai trattamenti superiori ai 90 mila euro annui. Anche il meccanismo di quota 100 e il cosiddetto reddito di cittadinanza non sono stati inseriti in manovra per evitare l'impatto negativo sul Pil, ma potrebbero arrivare già dal prossimo anno con due distinti provvedimenti. La manovra dovrà essere esaminata in Parlamento in attesa della votazione che dovrà avvenire entro la fine del mese.