Opzione Donna e la proroga al 2019 non sarebbe in discussione, stando alle ultime dichiarazioni di Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e deputato della Lega Nord di Matteo Salvini. Le parole dell'ex sindacalista sono arrivate a margine della presentazione del Rendiconto sociale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), come riporta il quotidiano romano Il Messaggero.
Durigon si conferma come uomo chiave del dossier Pensioni, lavorando a stretto contatto con Luigi Di Maio, vicepremier e attuale ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.
Opzione Donna tramite emendamento o decreto legge
La proroga di Opzione Donna dovrebbe arrivare tramite un emendamento collegato alla manovra finanziaria per il 2019, attualmente in discussione a Palazzo Madama. L'alternativa più plausibile all'emendamento è il decreto legge, stando a quanto riporta Il Messaggero nell'articolo pubblicato nella sezione Economia della versione online del quotidiano con sede nella città di Roma.
La rassicurazione del deputato leghista, facente parte in maniera attiva del Ministero del Lavoro in qualità di sottosegretario, è un segnale importante. Sono migliaia le lavoratrici che attendono di conoscere nel dettaglio il nuovo protocollo relativo alla pensione anticipata per le donne. Al momento, la misura previdenziale non figura nel testo base della manovra finanziaria, così come altri provvedimenti cruciali della controriforma Fornero, su tutti la quota 100 (negli ultimi giorni si è parlato con insistenza di quota 104, dopo l'intervista rilasciata da Alberto Brambilla al Corriere della Sera). Da qui, l'incertezza che grava sulla proroga dello strumento tramite il quale le donne possono lasciare il lavoro prima dei 60 anni di età.
Durigon "conferma" Opzione Donna
Nel virgolettato del Messaggero, oltre a Opzione Donna, figura anche l'Ape sociale. Entrambe le misure, stando alle parole pronunciate dal deputato della Lega Nord Claudio Durigon e riportate dal quotidiano con sede a Roma, "sono in campo". Di fatto, le dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro vanno a confermare la volontà del Governo M5S-Lega di prorogare la misura previdenziale a favore delle donne che hanno maturato un requisito contributivo pari a 35 anni di lavoro. Nelle intenzioni dell'esecutivo guidato dal primo ministro Giuseppe Conte, infine, ci sarebbe anche il prolungamento dell'Ape sociale, un provvedimento attuato dal Governo di Paolo Gentiloni (Pd) nel 2017.