Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 6 dicembre 2018 vedono emergere nuovi dettagli sull'iter di discussione parlamentare della quota 100 e del reddito di cittadinanza, con il fulcro del dibattito che prenderà probabilmente forma a partire dal prossimo 16 dicembre 2018 in Senato. Nel frattempo i tecnici della maggioranza proseguono le verifiche e gli approfondimenti in merito ai provvedimenti, con la prospettiva di riuscire a raccogliere fino a due miliardi di euro per ogni misura rispetto ai budget stanziati inizialmente. Infine, importanti novità arrivano anche in merito alla maternità ed all'idea di rendere possibile l'attività lavorativa su base volontaria fino al nono mese di gravidanza, mentre dall'UE continuano ad arrivare richieste di modifica della legge di bilancio e di rispetto delle regole europee.

Pensioni e welfare, il punto sulla legge di bilancio 2019 alla Camera

Le misure chiave del contratto giallo-verde siglato con gli italiani (riguardanti le pensioni anticipate tramite la quota 100 ed il reddito di cittadinanza) non saranno discusse alla Camera. Anche la vicenda del taglio agli assegni d'oro verrà rimandata alla seconda parte del mese, sulla base di quanto ha affermato lo stesso Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. "In Senato nella seconda lettura della legge bilancio che sarà intorno al 16-18 dicembre, verrà inserita la norma sulle pensioni d'oro quindi il taglio entra al Senato". Una tempistica che però potrebbe creare nuove difficoltà all'orizzonte, visto che arriva sottodata rispetto alla decisione della Commissione Europea in merito all'apertura della procedura d'infrazione verso l'Italia.

Giorgetti (Lega) su Quota 100 e Reddito di cittadinanza l'impatto può ridursi di 2 miliardi

Nel frattempo prosegue il lavoro di limatura ad opera dei tecnici sulla flessibilità previdenziale e sui nuovi assegni di welfare. "Abbiamo chiesto le elaborazioni di tipo quantitativo sull'applicazione di quota 100 e reddito di cittadinanza a partire da marzo", pertanto in base alle prime risposte "pensiamo che l'impatto possa ridursi, anche in maniera significativa.

Non so se arriveremo a togliere 2 miliardi a ciascun provvedimento, ma magari arriviamo a cifre vicine a queste". Lo afferma il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. In merito al prosieguo dei lavori, lo stesso esponente della maggioranza sottolinea che "appena troveremo la sintesi, presenteremo un emendamento alla legge di bilancio al Senato e in quella fase entro il 19 dicembre, la nostra risposta dovrà essere definita".

Maternità, chi vorrà potrà rimanere al lavoro fino al nono mese

Dalla discussione parlamentare emerge anche un nuovo emendamento finalizzato ad estendere su base volontaria la possibilità di proseguire l'attività lavorativa fino al nono mese di gravidanza. Nella pratica, per coloro che lo vorranno ci sarà la possibilità di proseguire il lavoro fino al nono mese, facendo slittare di cinque mesi il congedo obbligatorio a dopo la nascita del bambino. Per questo schema è stato coniato il termine "maternità agile o alternativa", mentre il provvedimento dovrebbe andare a sostituirsi alla maternità classica (che prevede lo stop di due mesi prima del parto e tre mesi successivamente al lieto evento).

Dall'Ue prosegue il pressing sul Governo italiano

Nel frattempo dall'Unione europea, ed in particolare dal Commissario Ue al bilancio Gunther Oettinger, arrivano nuove dichiarazioni in merito all'impianto della Manovra. "Il nuovo piano dell'Italia deve rispettare le regole dell'Unione europea" perché "non sarà possibile accettare una bozza di bilancio dall'Italia che violi tutti i criteri di stabilità", ha spiegato il tecnico europeo. Anche per questo motivo la legge di bilancio risulterebbe complessivamente "pericolosa per l'Italia e l'Eurozona" qualora non vi fossero degli interventi correttivi. Una direzione verso la quale l'esecutivo sta comunque procedendo attraverso un ripensamento delle coperture destinate ai provvedimenti principali, come nel caso delle pensioni anticipate e del reddito di cittadinanza.