Il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon ha rassicurato che i decreti su Quota 100 e sul reddito di cittadinanza potrebbero arrivare tra il 10 e il 12 gennaio. Il testo della nuova Legge di Stabilità, infatti, è già passato alla Camera anche se restano tuttora molti nodi da sciogliere sulla misura riguardante l'anticipo pensionistico.

Quota 100 in via sperimentale per un triennio

Come ormai noto, il meccanismo della Quota 100 entrerà in vigore in via sperimentale per un periodo non superiore a tre anni. Solo a partire dal 2021 entrerà in campo l'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica; una misura che potrà rivelarsi utile anche ai cosiddetti lavoratori precoci visto che hanno iniziato a lavorare in giovane età e hanno una lunga carriera contributiva alle spalle.

A margine del passaggio al Senato, però, la nuova Legge di Stabilità è stata prontamente criticata dagli esponenti dell'opposizione per via del taglio delle rivalutazioni degli assegni previdenziali che consentirà all'esecutivo giallo-verde di risparmiare circa 253 milioni di euro e di recuperare altri 2,2 miliardi di euro in tre anni. Una decisione che induce le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil ad organizzare una manifestazione contro le norme contenute nella nuova manovra finanziaria considerate sbagliate.

Stando a quanto si apprende da "Il Manifesto", inoltre, a partire dal primo gennaio 2019 scatterà l'aumento dei requisiti di ulteriori cinque mesi dovuto all'adeguamento alla speranza di vita.

Tuttavia, il blocco dell'adeguamento automatico era stato promesso dal Governo ma sicuramente rimarrà per la pensione di vecchiaia.

Resta l'incognita della contribuzione figurativa

Intanto, il leghista Claudio Durigon ha assicurato l'arrivo dei decreti nei primi giorni di gennaio che dovrebbero sterilizzare l'aumento dell'età pensionabile per la pensione anticipata.

Altro duro colpo, invece, per i dipendenti della Pubblica Amministrazione che decideranno di fruire della Quota 100, i quali si vedranno posticipare il pagamento della liquidazione (Trattamento di fine servizio) per un periodo di 36 mesi o comunque non sarà percepito prima dei 65 anni di età. Tuttavia, resta l'incognita riguardante il computo dei contributi figurativi che penalizzerebbero molto le donne e i lavoratori con carriere discontinue. Restano ormai certi, invece, la proroga del regime sperimentale donna e dell'Ape Sociale fino al 31 dicembre 2020.