Gli ultimi aggiornamenti sulle Pensioni vedono allargarsi ulteriormente le differenze di vedute tra maggioranza e opposizione in merito alla nuova flessibilità previdenziale tramite la quota 100 ed al reddito di cittadinanza. Secondo quanto riportato dal Ministro del Lavoro, vi sarebbe ottimismo rispetto alla possibilità di trovare un compromesso con l'Europa senza vanificare la platea dei beneficiari dei nuovi provvedimenti.

Un'ipotesi che però viene considerata come irrealistica dall'opposizione, la quale torna all'attacco rispetto ai criteri utilizzati per la redazione della Manovra.

Di Maio (M5S) ottimista sulla flessibilità previdenziale in Manovra

"Le cose si stanno mettendo molto bene": ad affermarlo è il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, parlando della possibilità di riuscire ad avviare le pensioni anticipate tramite la quota 100 ed il reddito di cittadinanza nella nuova Manovra senza per questo incorrere nella procedura d'infrazione dell'Ue. L'esponente pentastellato si ritiene "molto ottimista sul fatto che si porti a casa una legge di bilancio con reddito di cittadinanza, pensioni di cittadinanza, pensioni di invalidità a 780 euro, quota 100 sul superamento della Fornero, aiuti alle imprese con il taglio dell'Ires e conferma di Industria 4.0, allo stesso tempo evitando la procedura Ue".

Damiani (FI): nodi vengono al pettine

Di tutt'altra opinione è invece l'opposizione, che mette in guardia i cittadini dall'esito della Manovra e dai provvedimenti in corso di approvazione contenuti al suo interno. "Con la manovra in dirittura d'arrivo, tutti i nodi vengono al pettine ed esplodono le contraddizioni all'interno della maggioranza. Si sgretolano le fragili promesse elettorali, che non avevano già in partenza alcuna possibilità di essere mantenute ma purtroppo hanno ingannato milioni di cittadini in buona fede, e spuntano imposte assurde" ha spiegato il senatore Dario Damiani (Forza Italia). Il Parlamentare ha quindi indicato come esempio le ipotesi impositive sulle auto utilitarie, mentre si verificheranno anche "tagli a servizi o diritti acquisiti come le pensioni, per le quali si prevede un maxi taglio inaudito fino al 40%".

Padoan (PD): aggiustamento incompatibile con la pretesa di non toccare pensioni e reddito di cittadinanza

L'ex Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan interviene in merito al dibattito pubblico sulla ricerca di un compromesso da parte del Governo rispetto alla necessità di preservare la sostenibilità del bilancio previdenziale. Proprio sull'ipotesi di trovare la quadra sui conti senza intervenire sulle misure promesse ha recentemente espresso il proprio scetticismo il parlamentare Dem, spiegando che "la natura dell'aggiustamento lo rende incompatibile con la pretesa dei due vicepremier di non toccare di fatto nulla nell'impianto di riforma delle pensioni e reddito di cittadinanza". Per altro, la soluzione di uno slittamento delle due misure secondo Padoan sarebbe non solo inefficace, ma anche controproducente. "L'idea di rinviarne l'applicazione di qualche mese, anzi, rischia di rendere ancora più ingestibili i conti sul 2020 e 2021. Senza sciogliere questo nodo politico è impossibile fare passi avanti".