La nuova riforma delle Pensioni ha visto i riflettori della cronaca concentrarsi in particolar modo sulle nuove uscite anticipate tramite la quota 100, ma vi sono altri meccanismi di tutela che interessano platee maggiormente ristrette e sulle quali sono ancora in molti a contare. È il caso di misure come l'APE sociale e la quota 41 attualmente in corso, oppure la proroga dei pensionamenti anticipati tramite l'opzione donna. Nelle ultime ore dalla maggioranza sono emerse conferme importanti rispetto a queste soluzioni, sebbene per avere un quadro definitivo della situazione occorra necessariamente attendere l'approvazione della legge di bilancio 2019.
Uscite anticipate, le posizioni della maggioranza su APE Sociale e quota 41
La maggioranza ha quindi espresso l'intenzione di confermare alcuni dei provvedimenti già avviati nella precedente legislatura in favore di quei lavoratori che si trovano in oggettive situazioni di disagio in età avanzata. È il caso, ad esempio, dell'APE sociale. La misura di uscita anticipata dal lavoro consente il pensionamento a partire dai 63 anni di età e dai 30-36 anni di contribuzione a seconda del peculiare disagio del lavoratore. Stesso discorso per quanto concerne i pensionamenti anticipati tramite la quota 41 attualmente in corso (anche in questo caso destinata solo ad una parte specifica della platea). Sulla base delle ultime rilevazioni, circa tre quarti delle risorse accantonate per i precoci e circa la metà di quelle destinate all'APE social sono rimaste a disposizione all'interno dei fondi di riferimento, perciò potranno essere riutilizzate in favore della flessibilità previdenziale.
In questo senso, la proroga delle due misure potrebbe disporre già di importanti coperture.
Le novità in merito ai pensionamenti anticipati tramite l'uscita di anzianità e la proroga opzione donna
Da una recente agenzia dell'Ansa si sottolinea inoltre l'intervento del Sottosegretario Claudio Durigon in merito alle pensioni di anzianità.
Anche nel 2019 i lavoratori potranno infatti scegliere di fruire della pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contribuzione (un anno in meno per le donne), senza dover subire l'incremento dovuto allo scatto dell'aspettativa di vita. Per quanto riguarda invece la proroga delle pensioni anticipate tramite opzione donna, l'esponente del Governo evidenzia l'intenzione di procedere ad una proroga, anche se al momento non è ancora chiaro quale sarà il percorso seguito per realizzare l'obiettivo. Bisogna infatti capire se si procederà tramite un emendamento alla Manovra oppure per mezzo di un apposito decreto legge.