Nelle ultime settimane il comparto previdenziale è stato al centro dell'attenzione mediatica soprattutto per quanto concerne l'uscita anticipata dal lavoro tramite la quota 100. La nuova opzione di quiescenza permette di ottenere l'accesso all'Inps a partire dai 62 anni di età e dai 38 anni di contribuzione, ma non rappresenta l'unica modalità di prepensionamento. Accanto alla nuova opzione è stata infatti introdotta la proroga dell'Ape sociale e delle Pensioni anticipate tramite opzione donna per il 2019.

Ape Sociale e Opzione Donna: quali sono i requisiti di accesso

Con il cosiddetto decretone sono state approvate diverse alternative alla quota 100. La prima consiste nella proroga delle pensioni anticipate tramite l'Ape sociale. Il provvedimento viene esteso fino al 31 dicembre del 2019 e consente il pensionamento a partire dai 63 anni di età e dai 30-36 anni di contribuzione (in base alla specifica situazione di disagio prevista dal legislatore). L'opzione si affianca all'Ape volontario, anch'esso in scadenza alla fine dell'anno e con il medesimo vincolo anagrafico. In questo caso, l'anzianità contributiva si ferma a 20 anni, ma il lavoratore dovrà accettare la sottoscrizione di un prestito ponte ventennale garantito dal futuro emolumento.

Con la proroga dell'opzione donna si consente invece il pensionamento a partire dai 58 anni di età (59 anni nel caso in cui fossero stati effettuati versamenti da lavoro autonomo) e 35 anni di versamenti. L'assegno è legato al ricalcolo contributivo puro e ad una finestra d'accesso di 12 mesi (18 mesi per le autonome). Ricordiamo che i provvedimenti sono oggetto di discussione in Parlamento, stante la necessità di convertire il "decretone" in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

I requisiti necessari per andare in pensione con la legge Fornero

Le nuove opzioni di flessibilità in arrivo nel 2019 si affiancano ai requisiti ordinari di accesso alla pensione. Con il nuovo anno la maturazione del diritto all'assegno di vecchiaia avviene al compimento dei 67 anni di età (anziché i 66 anni e 7 mesi previsti nel 2018) e almeno 20 anni di versamenti.

In alternativa la legge Fornero consente l'uscita dal lavoro con 42 anni e 10 mesi di versamenti (un anno in meno per le donne) senza vincoli anagrafici. In quest'ultimo caso il legislatore ha deciso di attuare la sterilizzazione dell'adeguamento all'aspettativa di vita, confermando quindi gli stessi requisiti validi anche lo scorso anno.