Prosegue oggi in commissione Lavoro e previdenza sociale al Senato, presieduta da Nunzia Catalfo (M5s), l’esame del ddl di conversione del decreto sul Reddito di cittadinanza e su Quota 100 che, sul fronte previdenziale, prevede anche la proroga delle Pensioni anticipate con Opzione donna e Ape social. Diverse le audizioni presentate da organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni, economisti. Tra questi ultimi ha presentato una memoria in commissione, tra gli altri, l’economista Giuliano Cazzola.

Reddito di cittadinanza e pensioni Quota 100, l’analisi di Giuliano Cazzola

Ad "ispirare" Quota 100 e Reddito di cittadinanza, le due misure simbolo del governo M5s-Lega guidato dal premier Giuseppe Conte, ci sarebbe "una visione negativa del lavoro (‘lavorare stanca’)". Non è il primo Cazzola a pensarla in questo modo, diversi gli economisti che contestano questa "visione" gialloverde "secondo la quale – spiega l’economista - a chi è occupato stabilmente occorre concedere la possibilità di ‘liberarsi’ il prima possibile". Questo il ragionamento per quanto riguarda le pensioni anticipate a 62 anni con 38 anni di contributi e altre forme di flessibilità in uscita dal lavoro rispetto ai requisiti richiesti dalla legge Fornero, tuttora in vigore.

"Mentre a chi è inoccupato o disoccupato - aggiunge Giuliano Cazzola parlando del sussidio rivolto ai disoccupati che sottoscrivono un patto di formazione e lavoro e che svolgono 8 ore di volontariato sociale nel comune di residenza - lo Stato deve assicurare la possibilità di vivere anche senza lavorare". Un modello ancora tutto da sperimentare quello del Reddito di cittadinanza fortemente voluto dal Movimento 5 stelle, una misura che sembra destinata a mostrare i propri limiti già nella sua prima fase di applicazione, a partire dal primo di aprile 2019, salvo imprevisti.

Esame ddl di conversione del decretone prosegue anche nel weekend

Misure sostanzialmente sbagliate secondo Giuliano Cazzola, le cui dichiarazioni in commissione Lavoro al Senato sono state rilanciate da diversi organi di informazione. L’economista, nella memoria consegnata ai parlamentari, cita un passaggio del libro ‘’Le riforme dimezzate’’ di Marco Leonardi, economista, già consigliere economico di Palazzo Chigi che si occupò del dossier sulle pensioni quando alla guida del governo c’era l’ex segretario del Pd Matteo Renzi: ‘’Il messaggio che viene mandato al Sud d’Italia – sostiene Giuliano Cazzola citando un passaggio del libro di Marco Leonardi - è: per un secolo vi abbiamo promesso posti di lavoro e non ve li abbiamo dati, ora vi diamo direttamente il reddito così non dovete preoccuparvi’’.

Una "visione" che evidentemente non viene condivisa dai due economisti. Intanto, l’esame del ddl 1018 per la conversione del dl 4/2019 in materia di pensioni e reddito di cittadinanza continuerà in commissione Lavoro a Palazzo Madama anche domani e dopodomani, sabato e domenica 16 e 17 febbraio, secondo quanto si apprende dalla convocazione ufficiale pubblicata sul sito del Senato della Repubblica.

Decretone, numerosi gli emendamenti presentati

Numerosi gli emendamenti presentati, sia per Quota 100 che per il Reddito di cittadinanza. Il decretone, in sede parlamentare, potrebbe subire delle modifiche rispetto al testo varato dal governo. Modifiche che potrebbero essere sostanziali, in questo senso sono diversi gli emendamenti della Lega che stanno preoccupando non poco le persone a cui è rivolto il reddito di cittadinanza.

Requisiti più stringenti per i migranti, almeno due anni di lavoro regolare nell'ultimo decennio, divieto di proroga del sussidio: sono queste alcune delle proposte della Lega di Matteo Salvini che potrebbero mettere in difficoltà di fronte al proprio elettorato il Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio. Non resta che seguire i lavori della commissione Lavoro del Senato e l'evolversi della vicenda per capire come verrà modificato il maxi decreto le cui novità introdotte sono già in vigore in attesa della conversione definitiva in legge.