Il settore scolastico è interessato da una serie di scioperi in questo periodo. Dopo l’agitazione sindacale del 22 febbraio, proclamata da Feder-Ata e rivolta al personale DSGA facenti funzione, ci attenderà un’altra protesta entro la fine del mese. Si tratterà della protesta di tutto il personale della Scuola, compreso quello ATA, che ha proclamato sciopero Unicobas per la giornata del 27 febbraio.

A distanza di pochi giorni ci attenderà un altro sciopero della scuola.

La data da cerchiare in rosso sul calendario sarà quella del 15 marzo, quando docenti, dirigenti e personale ATA, di ruolo e precario, incroceranno le braccia per 24 ore. L’agitazione sindacale è stata proclamata da parte del Sisa (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente) ed è stata riportata dal Miur attraverso una nota ministeriale nei giorni scorsi. Le lezioni per gli studenti, dunque, saranno a rischio. Qualora i ragazzi scelgano di non presentarsi in aula, dovranno comunque giustificare la loro assenza al ritorno in classe.

In attesa di ricevere ulteriori aggiornamenti su questo sciopero, ricordiamo che il 15 marzo ci sarà una mobilitazione globale da parte degli studenti in difesa del clima.

Studenti in piazza in difesa del clima

Greta Thunberg, una quindicenne svedese, ha lanciato un appello a tutti i suoi coetanei. La ragazzina invita gli studenti ad una mobilitazione internazionale il 15 marzo in difesa del clima. Si tratterà di un vero e proprio sciopero a cui aderiranno anche associazioni come Legambiente. In occasione del “Climate Strike” si manifesterà per chiedere misure urgenti per contrastare il riscaldamento globale. Greta Thunberg, lo scorso mese di agosto, aveva deciso di non andare a scuola ogni venerdì, chiedendo al Governo svedese di attuare provvedimenti concreti contro i cambiamenti climatici.

Il movimento, ormai mondiale, si sta diffondendo ovunque al grido di #Fridaysforfuture. In Paesi come Belgio, Germania e Svizzera sta avendo grande risalto e potrebbe ben presto essere altrettanto in Italia, dove a sollecitare i ragazzi italiani è il meteorologo Luca Mercalli. Il 15 marzo ci sarà, dunque, una marcia globale da parte delle giovani generazioni, che subiranno i guai maggiori qualora non si intervenisse a livello mondiale per ridurre le emissioni dei gas serra. Sarà l’occasione giusta per far sentire la propria voce, seguendo l’esempio dell’attivista svedese, che ha parlato anche alle Nazioni Unite nel COP24 di Katowice. Prima di lasciarvi, vi ricordiamo che ci attenderà un'altra giornata di sciopero l’8 marzo in occasione della giornata dedicata alle donne.