Dallo scorso 6 marzo si è aperta la campagna di presentazione delle domande per il reddito di cittadinanza. La misura di contrasto alla povertà, autentico cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle è realtà, anche se il decreto contenente la misura, precisamente il Dl n°4 del 2019 è ancora alla Camera per il via libera per il quale il governo ha posto la fiducia. La misura però sembra stia riscuotendo già un certo successo, con diversi siti che confermano in oltre 600mila le domande già presentate tramite tutti i canali disponibili, cioè Spid, Caf o Poste Italiane.
Oggi sul sito ufficiale dell’Inps viene confermata la creazione di uno strumento utile a quanti hanno già presentato la domanda per controllarne gli sviluppi fino all'esito finale, un servizio di consultazione telematica delle istanze.
Uno strumento utile a tutti
È online, quindi i rete il servizio che permetterà ai richiedenti il reddito di cittadinanza di consultare la propria domanda sia che sia stata presentata tramite il Sistema di Identità digitale che tramite Centri di Assistenza Fiscale o tramite Poste Italiane. Il sistema di consultazione è pubblicato sul sito ufficiale della misura cioè “redditodicittadinanza.gov.it”. Come già hanno potuto appura coloro i quali hanno già presentato la domanda è stato necessario indicare in sede di compilazione del formulario, un numero di cellulare ed un indirizzo Email presso cui ricevere le comunicazioni inerenti la domanda.
Sarà tramite sms o tramite mail che i richiedenti riceveranno comunicazione di avvenuta trasmissione della domanda alla banca dati Inps. Nella comunicazione dell’Istituto verrà assegnato un numero di protocollo della domanda che sarà utile per andare a visionare lo stato della stessa sul sistema di consultazione telematico.
Tutto procede come da programma
Il sistema di consultazione è valido anche per le pensioni di cittadinanza, la misura parallela al reddito appannaggio di soggetti over 67 di età. L’Inps sul sito ufficiale, nella comunicazione con la quale informa la collettività del varo di questo strumento, conferma come per il 15 aprile prossimo saranno disponibili in rete i primi esiti delle domande presentate dal 6 al 31 marzo 2019.
In attesa che il decreto venga convertito in legge, per il quale sarà necessario il ritorno in Senato dell'atto dopo il via libera della Camera, il processo di espletamento delle pratiche procede come da programma.