Continuano le critiche da parte dell'Ocse sul famigerato meccanismo della quota 100 e sul reddito di cittadinanza. Secondo l'organizzazione potrebbero rallentare non di poco la crescita economica dell'economia italiana. Ma la risposta del vicepremier della Lega Matteo Salvini non tarda ad arrivare: 'Quota 100 darà un lavoro sicuro a più di 100 mila giovani italiani e ne sono orgoglioso". A riportare queste dichiarazioni è l'agenzia di stampa Ansa.

L'Ocse: 'Quota 100 non favorisce la crescita'

L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, ha recentemente elaborato un report che riporta alcuni dati tutt'altro che rassicuranti sulle prospettive di crescita dell'Italia.

Per l'agenzia parigina, infatti, il Pil subirà una variazione pari al -0,2% per il primo anno di applicazione della Quota 100 mentre nel 2020 il Prodotto Interno Lordo potrebbe aumentare solo dello 0,5%; dati che non sono affatto soddisfacenti rispetto alle stime elaborate dall'esecutivo giallo-verde.

Quota 100 per un problema di transizione, parla Tria

Ad intervenire è il ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria che, stando a quanto riporta l'Ansa, si sarebbe schierato dalla parte del vicepremier della Lega spiegando che il sistema delle quote serve per affrontare un problema di transizione. Per l'economista, infatti, l'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi potrebbe ridare maggiore stabilità e sostenibilità al sistema previdenziale italiano.

Quanto al reddito di cittadinanza, invece, avrebbe affermato che potrebbe rivelarsi utile come uno strumento per la lotta alla povertà al fine di consentire anche l'entrata nel mercato del lavoro.

Stando a quanto affermato da "Linkesta", però, i numeri non deporrebbero di certo a favore del Governo. Quota 100, comporta un costo pari a 4,5 miliardi di euro e, se i posti di lavoro ipotizzati dallo stesso Salvini fossero veri, costerebbero circa 45 mila euro l'uno comportando un costo maggiore rispetto alle risorse messe sul piatto.

Inoltre, per le 314 mila uscite previste nell'anno in corso, si presume un tasso di sostituzione pari al 37% anche se occorrerà capire le intenzioni delle imprese che, in una prospettiva di crescita pari a zero non sarebbero fiduciose in nuove assunzioni.

Tuttavia, il vicepremier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio continua a sostenere in tutto e per tutto l'operato del Governo: "No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo", ha replicato.