Resta ancora una discussione aperta quella inerente al meccanismo della Quota 100, che permette l'uscita anticipata a migliaia di lavoratori della Pubblica Amministrazione. Si registra infatti un grande malcontento per il rischio che, in diversi uffici pubblici, possa crearsi carenza di personale, penalizzando così i servizi per i cittadini.

Quota 100 rischia di svuotare gli uffici

Come ormai noto, il sistema della Quota 100 permette il pensionamento anticipato a tutti coloro che hanno raggiunto almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi.

Sono circa 52 mila le richieste di pensionamento anticipato presentate fino al 31 luglio, di cui il 19% hanno già ricevuto l'approvazione da parte dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Mentre nei prossimi mesi, stando alle stime delle organizzazioni sindacali, il numero dei lavoratori che cesseranno la propria attività lavorativa potrebbe raggiungere quota 100-120 mila.

Secondo alcune stime, la Pubblica Amministrazione rischierebbe la paralisi in quanto verrebbero svuotati molti uffici pubblici come l'anagrafe, le scuole, gli uffici tecnici, gli asili nido e gli uffici dei servizi sociali. Si potrebbe creare una carenza di organico che interromperebbe la continuità amministrativa e paralizzerebbe i servizi offerti ai cittadini.

Anche gli enti locali e l'Inps stessa risentiranno di Quota 100 visto che, ormai da anni, il turn over risulta bloccato. A livello geografico inoltre, Quota 100 starebbe funzionando sia nelle grandi città, dove il numero dei dipendenti pubblici è maggiore, sia nei piccoli centri urbani anche se si registra un'affluenza minore per conquistare l'agognata pensione.

Tuttavia alcuni uffici con pochi impiegati rischierebbero la chiusura,

Circa 500 mila pensionamenti previsti per i prossimi 5 anni

Come riporta Secolo XIX, il sindacato della Uil rammenta che, nel corso di cinque anni, circa 500 mila dipendenti della Pubblica Amministrazione lasceranno la propria attività lavorativa e di questi circa 200 mila hanno raggiunto il traguardo della pensione.

Si prevede un vero e proprio terremoto nelle agenzie, negli enti pubblici e in vari Ministeri visto che, fino alla fine del 2019, circa 45 mila dipendenti raggiungeranno i requisiti di 62 anni più 38 di contribuzione, utili per anticipare l'uscita. "Ai 100 mila che usufruiranno dei nuovi parametri previsti da Quota 100 bisognerà sommare tutti quelli che invece hanno già raggiunto i requisiti secondo i parametri della Legge Fornero", ha spiegato invece il segretario nazionale della Funzione pubblica Cgil Federico Bozzanca.