Si attendono chiarimenti sullo scivolo delle Pensioni previsto nel "contratto di espansione" soprattutto per quanto concerne l'utilizzo del cumulo contributivo, già utilizzato per le pensioni anticipate della riforma Fornero o per la quota 100, al fine di favorire l'uscita con la pensione anticipata già a partire dai 62 anni di età oppure con 37 anni e dieci mesi di versamenti. La misura prevista dal Decreto legge numero 34/2019, poi convertito dalla legge numero 58, prevede che le imprese che abbiano un organico di almeno mille unità lavorative possano gestire processi di riorganizzazione e di reindustrializzazione che permettano ai dipendenti di andare in pensione anticipata a condizioni agevolate, favorendo peraltro il ricambio generazionale.
Secondo quanto pubblica Il Sole 24 Ore, in ogni modo, sono molteplici i dubbi interpretativi relativi alla misura che andrà a rimpiazzare l'isopensione, soprattutto per quanto riguarda proprio l'utilizzo del cumulo contributivo.
Uscita pensione anticipata e quota 100: ultime notizie oggi sullo scivolo
Secondo quanto prevede il contratto di espansione, i lavoratori potranno beneficiare dello scivolo per andare in pensione di vecchiaia oppure, se maturabile prima, in pensione anticipata avvalendosi di un accompagnamento che può durare sino a cinque anni. Rispetto alla pensione anticipata a quota 100, l'età minima potrebbe anche essere inferiore ai 62 anni nel caso in cui si riuscisse ad avere i 37 anni e dieci mesi di contributi versati già prima.
Altrimenti, l'uscita già a partire dai 62 anni andrebbe ad anticipare fino a cinque anni la pensione di vecchiaia, prevista a 67. Seguendo le osservazioni del quotidiano economico, per il raggiungimento dei requisiti la nuova misura di pensione avrebbe potuto prevedere il cumulo contributivo, già previsto dalla legge 232 del 2016.
Tuttavia, come per l'isopensione, Il Sole 24 Ore tende ad escludere che si possa consentire, anche in assenza di una specifica norma che lo vieti, l'utilizzo del cumulo contributivo come avviene per altre misure di uscita anticipata.
Pensioni anticipate con 37 anni e dieci mesi di contributi: differenza con uscita quota 100
Il cumulo contributivo rappresenterebbe un meccanismo cruciale per il raggiungimento dei 37 anni e 10 mesi di contributi necessari per la pensione anticipata con lo scivolo.
Ad oggi, per le uscite anticipate a 42 anni e dieci mesi (della riforma Fornero) i contribuenti che abbiano avuto carriere lavorative divise tra più gestioni previdenziali possono procedere con una ricongiunzione gratuita dei contributi versati. Dello stesso meccanismo del cumulo il lavoratore può avvalersi nel caso di uscita con la quota 100. Infatti, secondo quanto previsto dal comma 2, dell'articolo 14 del Decreto legge numero 4 del 2019, al fine di raggiungere l'uscita con pensione anticipata a quota 100 i lavoratori iscritti a due o più gestioni previdenziali possono cumulare i periodi contributivi che non coincidano all'interno delle stesse gestioni amministrate dall'Inps.