Da domani, mercoledì primo aprile 2020, sul sito dell'Inps sarà possibile inviare domanda per ricevere l'indennità di 600 euro stabilita dal Governo per far fronte ai mancati introiti derivanti dall'emergenza sanitaria in atto.
Potranno fare richiesta di accesso al bonus, previo possesso di un Pin semplificato che fornirà l'Inps stesso sempre domani, i lavoratori autonomi, i liberi professionisti con Partita Iva, i co. co. co. (con rapporti attivi dal 23 febbraio), i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo. L'indennità sarà concessa anche ai lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali e agli operai agricoli a tempo determinato, quali coltivatori diretti, mezzadri e coloni a patto che non risultino già titolari di altro e differente emolumento a carico dello Stato.
L'Inps ha già precisato che l'indennità di 600 euro sarà valida per il mese di marzo e che sarà erogata esentasse (non andrà in definitiva a costituire reddito).
Bonus 600 euro: come inviare domanda
La domanda per il bonus all'Inps si potrà eseguire tramite una richiesta di Pin semplificato necessario per accedere al servizio online. Per richiederlo, occorrerà andare nella specifica sezione del portale online dell'Inps ed inserire il proprio codice fiscale. In seguito occorrerà cliccare sulla voce Indennità da Covid-19.
Da ieri, 30 marzo, sul sito dell'Inps sono state inoltre resi disponibili i modelli di domanda per inoltrare la richiesta di cassa di integrazione in deroga. Non potranno farne richiesta i datori di lavoro domestico e i datori di lavoro che possono accedere alla Cig ordinaria o alle prestazioni garantite dal Fis.
Come anticipato sia dal Presidente dell'Inps Pasquale Tridico che dal Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri i tempi di accredito saranno estremamente ridotti (si pensa a circa 15 giorni): per offrire garanzie supplementari circa delle tempistiche particolarmente ridotte, il Governo ha poi chiuso un accordo con l'Abi per far si che le banche possano anticipare fino a 1400 euro di cassa integrazione per la Cig a zero ore di 9 settimane ai lavoratori stessi per poi vedersi rendere le somme anticipate direttamente dall'Inps. I vari istituti di credito anticiperanno dunque le somme a condizioni però estremamente vantaggiose senza applicare interessi che rischierebbero di gravare sul momento già particolarmente complesso.