Sulla questione delle pensioni, che continua ad animare il dibattito politico, economico e sindacale, il governo guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta già lavorando a un piano per il dopo Quota 100. La misura introdotta in via sperimentale per un triennio sarà destinata a concludersi nel 2021 al termine della sperimentazione, come ha già fatto sapere in più occasioni Palazzo Chigi.
Pensioni, nuovo intervento del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Sul capitolo previdenziale è intervenuta con un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, che fa parte del Movimento 5 stelle che al governo con la Lega, come previsto dal contratto elettorale, istituì la formula delle pensioni anticipate a 62 anni con 38 anni di contributi già richiesta da migliaia di lavoratori. La Quota 100, insieme al reddito di cittadinanza, è senza dubbio una delle misure simbolo del precedente governo gialloverde poi sostituito con l’attuale esecutivo.
Pensioni, l’esecutivo lavora per un piano finalizzato a superare la Quota 100
"Per le Pensioni, a giugno – ha detto l’esponente del governo nell’intervista a La Repubblica - avremo il piano per superare Quota 100 e garantire flessibilità in uscita". Sulla riforma strutturale del sistema previdenziale, come si ricorderà, è stato già avviato qualche mese fa il tavolo di confronto tra l’esecutivo e le organizzazioni sindacali più rappresentative come Cgil, Cisl e Uil. L’obiettivo del tavolo è quello di individuare nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro per l’accesso a nuove forme di pensione anticipata in modo da alleggerire i devastanti effetti che continua a produrre la legge Fornero - varata ormai nove anni fa da un governo di larghe intese che andava da Forza Italia al Partito democratico guidato dall’allora premier Mario Monti - continua a produrre sul mondo del lavoro, lasciando di fatto gli ultrasessantenni ancora a lavorare con difficoltà a seconda delle mansioni svolta e i giovani disoccupati o comunque costretti a lavori precari e discontinui che non garantiscono quindi neanche un dignitoso futuro previdenziale.
Pensioni, Nunzia Catalfo: 'Lavoratori fragili al Covid nella platea dell’Ape sociale'
"Ho già convocato alcuni tavoli sugli ammortizzatori e il lavoro autonomo”. Altre commissioni per affrontare nel dettaglio, sul piano tecnico e politico i nodi sulle pensioni, partiranno tra non molto, secondo quanto ha fatto sapere l’esponente pentastellata dell’esecutivo. “Le commissioni sui lavori gravosi e per separare previdenza e assistenza – ha assicurato Nunzia Catalfo - partiranno a breve”. E tra le ipotesi allo studio del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali quella di prevedere un ampliamento della platea dei beneficiari dell’Anticipo pensionistico sociale, già prorogato con la legge di Bilanco 2021. “Proveremo a inserire – ha spiegato la ministra Catalfo - i lavoratori fragili al Covid, con patologie importanti, nella platea dell’Ape sociale".