Mentre la manovra che ha già avuto l’ok della Camera dei Deputati e che oggi sarà al vaglio del Senato della Repubblica prevede novità in arrivo anche sul fronte delle pensioni, e in particolare la nona salvaguardia esodati oltre alla proroga dei regimi sperimentali Opzione donna e Anticipo pensionistico sociale, il leader della Lega, Matteo Salvini, va all’attacco del governo. Proprio sul fronte previdenziale, prendendo di mira soprattutto il mancato rinnovo di Quota 100 che scadrà nel 2021, critica apertamente anche Conte.

Pensioni, Salvini all’attacco del governo Conte sul mancato sul mancato rinnovo di Quota 100

Il segretario del Carroccio scrive infatti su Twitter: "Il regalo di Natale di Conte e Pd agli italiani in difficoltà? Andare in pensione – ha sottolineato - due anni più tardi”. Poi aggiunge: “Follia, li fermeremo!". Così Matteo Salvini commentando sui social quella che più che un’ipotesi sembra ormai una certezza, l’abolizione d Quota 100 che consente l’uscita anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi e che è stata apprezzata da migliaia di italiani che ne hanno fatto richiesta in queste primo anno di sperimentazione. Come si ricorderà, insieme al reddito di cittadinanza, la Quota 100 è una delle misure simbolo del precedente governo gialloverde.

Una misura che è destinata però a concludersi il prossimo anno ma che Salvini continua a difendere a spada tratta anche se dal governo - dal premier Giuseppe Conte al ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri - hanno fatto già sapere che Quota 100 si concluderà con la sperimentazione inizialmente prevista di tre anni.

Una soluzione previdenziale che quantomeno verrà modificata, ripensata, anche i considerazione dei costi.

Pensioni, in arrivo con la manovra: salvaguardia esodati, proroga Opzione donna e Ape social

Nel frattempo si resta in attesa di misure strutturali di rivisitazione della legge Fornero su cui è stato aperto nei mesi scorsi il tavolo di confronto tra governo e sindacati finalizzato a individuare nuove forme di flessibilità in uscita sostenibili sul piano finanziario per l’accesso alle pensioni anticipate. Tra le diverse ipotesi che hanno trovato spazio nel dibattito e tra le istanze di lavoratori, sindacati e partiti anche la formula della Quota 41 per l’accesso al trattamento previdenziale a prescindere dall’età anagrafica ma solo in virtù dell’anzianità contributiva che deve essere, appunto, di quarantuno anni.

Proposta caldeggiata anche da Salvini che del superamento della legge Fornero sulle Pensioni continua a farne un cavallo di battaglia e che quasi certamente sarà ancora tra i temi centrali della sua campagna elettorale alle prossime elezioni politiche. La Quota 41 però non ha ancora trovato spazio né nella legge di Bilancio, e per quest’anno la partita di fatto si è già chiusa, né in nessun altro provvedimento o intervento normativo ad hoc. Resta da vedere come si concluderà il tavolo di confronto tra governo e sindacati che sostengono la Quota 41 per capire in quali direziona andranno le prossime misure sulle pensioni che saranno predisposte da Palazzo Chigi.