Il governo Draghi è impegnato nella stesura del Recovery Plan, ovvero il piano delle misure che l'Italia deve presentare alla Commissione Europea per ottenere il trasferimento dei fondi stanziati nell'ambito del progetto Next Generetion Eu, conosciuto come Recovery Fund.

L'Italia sarà chiamata a presentare progetti validi soprattutto in due aree specifiche: quello della Pubblica Amministrazione, guidato dal ministro Brunetta, il quale ha già annunciato nuove 2.800 assunzioni ne sud Italia, e quello della Giustizia Civile, con la capo la ministra Cartabia.

Con il budget a disposizione per il comparto giustizia si prevedono circa 22.000 assunzioni, che andranno a coinvolgere sia personale in possesso del titolo di laurea, sia personale con il diploma superiore.

Il Recovery Plan e i fondi per il comparto giudiziario

Il governo sta lavorando al Piano nazionale di ripresa e resilienza, in cui l'Italia dovrà spiegare alla Commissione Europea come saranno utilizzati i soldi del Recovery Fund, che ammontano a circa 200 miliardi di euro.

Dei piani da attuare nel settore della Giustizia Civile si occuperà la ministra Cartabia, la quale avrà a sua disposizione un budget di circa tre miliardi di euro.

Previste circa 16.500 assunzioni per laureati in Giurisprudenza ed Economia

Della cifra prevista in favore del settore giuridico, circa 2,3 miliardi saranno utilizzati per assumere 22.000 nuovi impiegati nel sistema giudiziario. Tali assunzioni dovrebbero avvenire attraverso contratti triennali ed essere ripartiti nel seguente modo:

  • 16.500 laureati in Giurisprudenza ed Economia, da impiegare come assistenti e collaboratori di giudici e magistrati;
  • 1.660 tecnici e amministrativi laureati;
  • 750 diplomati specializzati;
  • 3.000 diplomati non specializzati.

Altri interventi previsti nel settore giudiziario

Relativamente agli altri interventi previsti, circa 426 milioni saranno indirizzati all'edilizia giudiziaria, mentre circa 350 milioni del Recovery dovrebbero essere investiti nella digitalizzazione degli archivi dei casi pendenti, nella sicurezza per il lavoro da casa e nella istituzione di una banca dati.

Uno degli obiettivi della ministra Cartabia è quello di accorciare i lunghissimi tempi della giustizia italiana, andando a smaltire i numerosissimi casi pendenti, rafforzando maggiormente il ricorso all'istituto della mediazione civile, come modalità alternativa di risoluzione delle controversie.