Da 4 anni a questa parte (escluso probabilmente solo il primo anno), il Lecce ha sempre avuto una squadra di grande valore per la Lega Pro. I vari Chevanton, Giacomazzi, Jeda, De Feudis, Moscardelli, sono stati calciatori che hanno calcato campi di serie A e hanno giocato in Lega Pro per il Lecce. Ciononostante, alcuni di essi hanno profondamente deluso e il Lecce ha fallito per quattro anni consecutivi la promozione.

Quest'anno, rispetto agli altri anni ci sono numerose differenze e novità. Prima fra tutte: la mancanza di nomi "altisonanti" (che, appunto, hanno quasi sempre deluso) ma piuttosto una concentrazione di calciatori che conoscono bene la categoria e hanno molta esperienza in Lega Pro.

Il colpo Torromino è poi la ciliegina sulla torta di un calciomercato condotto magistralmente non soltanto in entrata (come accaduto negli anni passati), ma anche in uscita con le risoluzioni di contratti pesantissimi per le casse societarie: Lo Bue, Carrozza, Della Rocca, ecc.  A questo, va aggiunta la guida di un tecnico preparato ed apprezzato nell'italiacalcistica, come Padalino.

Dimenticatevi le barricate in difesa come accadeva nel recente passato, non ci sono più neanche le ideologie secondo le quali appena si segna, si torna tutti a difendere l'1-0. Questo Lecce è abituato ad attaccare sempre ed a costruire il gioco: a Monopoli la squadra spingeva anche sullo 0-2.

Lecce la vera corazzata?

Sulla carta, è  il Lecce è la vera corazzata del girone e, per la prima volta, dopo campionati con squadre davvero fortissime come Perugia, Frosinone, Benevento, il Lecce non sembra avere ostacoli insormontabili tra sè e l'obiettivo della serie B. Facendo i dovuti scongiuri,  è questa la differenza più importante: sulla carta, non ci sono squadre che partono con una rosa più forte rispetto a quella dei giallorossi.

Le due squadre che potranno mettere in difficoltà il Lecce sono Foggia e Matera. Quest'ultima ha condotto un Calciomercato importante e bisognerà vedere cosa riuscirà a produrre già nelle prime giornate di campionato, dopo il pareggio di Taranto, mentre il Foggia sembra indebolito rispetto allo scorso anno. Non ci sono più De Zerbi in panchina, Iemmello in attacco, Gigliotti e Di Chiara in difesa. I sostituti arrivati sono senza dubbio ottimi calciatori, ma il vero neo dei rossoneri sembra essere l'attacco. Ma, questo lo sappiamo bene, sarà il campo a stabilire le vere forze in campo.