Una notizia di cronaca che ha dell'incredibile arriva da Milano, dove scoppia una lite familiare tra madre e figlio a causa dell'uso incessante della Playstation (avete già letto l'articolo sull'uscita di Fifa 16?).

E' accaduto nella sera di venerdì scorso in un appartamento in pieno centro di Milano, quando dopo ben dodici ore di gioco serrato da parte del giovane, la madre stufa, gli ha staccato la spina della consolle per farlo smettere. Si sà, quel gesto per un videogiocatore è una delle più insopportabili negazioni, perché interrompe un'avventura densa di difficoltà, a maggior ragione se dopo tante ore di gioco e magari nessun salvataggio.

Ad ogni modo il gesto della madre disperata e preoccupata ha fatto saltare i nervi al ragazzino che dopo una lite furibonda con il genitore si è chiuso in bagno nel silenzio più assoluto.

La madre preoccupatissima dopo aver realizzato che il figlio, senza più proferire parola e dopo parecchio tempo, non aveva nessuna intenzione di uscire dalla stanza chiusa a chiave ha iniziato a temere che si poteva essere sentito male, così ha chiamato il 113.

All'intervento della Polizia, congiuntamente con quello dei militi del 118, l'adolescente si è deciso ad uscire dal bagnoe si è potuto verificare cheil suo stato di salute fosse normale.

Un fenomeno in espansione

Si tratta di un caso singolo per il quale è stato necessario l'intervento della Polizia, ma certamente non isolato nella dinamica della lite ecertifica che nel nostro paese si sta diffondendo sempre più come una consuetudine il fenomeno dell'isolamento dovuto da internet e piattaforme video ludiche.

Nel caso specifico poi i prodotti per le consolle, rispetto ai primi usciti negli anni '90, sono notevolmente cresciuti sia come graficache come ampiezza temporale di gioco trasportando sempre di più il giocatore in una realtà virtuale.

Se prima un'avventuratrasportata inungioco permetteva ai ragazzi di giocare per una decina di ore in totale, oggi ci sono prodotti che, in caso di partite ininterrotte, permettono al giocatore di rimanere incollato a Tv e joypad per due o tre giorni.

Si ripropone quindi il dibattito sulla segnalazionenelle custodie dei giochi, che già oggi mettono in evidenza in alcuni casila duratatotale dell'avventura, oltre allatipologia della trama e l'età consigliata per poterne usufruire.