Il "Drago Vaia" è una una scultura "effimera", costruita con i pezzi di legno prelevati dal bosco, il legno non trattato pian piano si decomporrà e si consumerà con gli agenti atmosferici per tornare al suo Ambiente nativo. Esso si trova a Lavarone, in provincia di Trento.
Il legno, ormai morto, attraverso questa scultura rinasce assumendo una nuova forma, tutto questo grazie all'Arte e alla bravura di Marco Martalar, scultore e artista veneto che da qualche anno sta popolando le montagne con queste creature di fantasia utilizzando appunto il legname di recupero.
Per costruire questo imponente drago sono serviti un mese di lavoro, 3000 viti e 2000 pezzi di legno.
La nascita del drago Vaia
Tutto nasce dalla tempesta "Vaia" che fu un vero e proprio uragano. Nell'ultima settimana di ottobre del 2018 sulle Dolomiti e nelle Prealpi Venete la furia dei venti fortissimi e le abbondanti piogge provocarono danni all'ambiente montano veramente ingenti. Quando il maltempo si fermò, erano abbattuti al suolo qualcosa come 42 mila alberi. Oltre all'ambiente anche il paesaggio era devastato e il danno fu enorme per le comunità che vivevano attorno e dentro quei boschi. La reazione della comunità montana fu ammirevole e uno dei modi per rialzarsi e rinascere è stato attraverso l’arte.
Un anno prima di quegli eventi catastrofici era partito il progetto SelvArt, che voleva arricchire le Dolomiti con sculture realizzate con il legno recuperato dalle piante abbattute ed ci si possono trovare diverse creature realizzate e ogni anno nuovi artisti da tutto il mondo vengono per arricchire l'area con nuove opere.
A Lavarone il "Drago Vaia" è l'ultima di queste opere.
Le altre creature di Matalar sono ecosostenibili?
A Mezzaselva è stato realizzato da Marco Matalar un leone alato, pure lui gigantesco, l'opera ha rappresentato la fierezza del veneti alla Mostra del Cinema di Venezia del 2020. Martalar lo ha costruito usando 1500 pezzi di legno recuperati anche dalle piante schiantate dalla tempesta Vaia.
Ma non solo, nell'altipiano di Asiago, a Gallia, troviamo anche il "Gallo di Vaia", anch'essa opera di Matalar.
L'ispirazione per la realizzazione di queste opere l'ha data anche l'abbattimento di un albero leggendario della zona di Lavarone, l'Avez del Prinzep, l'abete bianco più alto d'Europa che si trovava proprio in quei boschi, vicino alla malga Laghetto. L'albero era alto 54 metri e visse circa 250 anni prima di essere falciato da un forte temporale nel novembre del 2017.
Il "Drago Vaia" è realizzato, come il leone alato, con buona parte dei legno recuperato dell'abete simbolo della montagna e l'iniziativa affonda le sue radici proprio nei progetti del Comitato valorizzazione Avez del Prinzep.
L'obiettivo del Comitato è proprio quello di valorizzare il materiale dei boschi, oltre ai resti dell'Avez del Prinzep, per ricreare un percorso in ottica green che coinvolge i turisti attraverso le opere realizzate. Il percorso, denominato "Lavarone Green Land", attraverso una storia tematica cerca di far comprendere infine quanto l'uomo non sia in grado oggi di convivere con la natura fino a creare il disastro di Vaia, la riconciliazione tra l'uomo e la natura potrà avvenire solo attraverso l'intervento di un altro personaggio.
E proprio Matalar spiega a il "Dolomiti" il progetto: “L'idea era inizialmente quella di voler ridare vita allo storico albero, ora si sta puntando alla realizzazione di un percorso artistico che parla della convivenza con la natura”.
Chi è Marco Matalar il padre del "Drago Vaia"?
Marco matalar è il presidente di NaturaIArte, ha partecipato a centinaia di simposi di scultura sia in Italia che all’estero, ha vinto premi prestigiosi. Ha contribuito alla realizzazione di decine di parchi in Italia ed all’estero. Si tratta di uno scultore professionista presso il proprio laboratorio a Mezzaselva di Roana dove espone parte delle sue opere e realizza sculture su commissione.
Oltre al "Drago Vaia" a Lavarone, Martalar ha scolpito negli ultimi anni diverse altre opere in Italia (dall'Altopiano di Asiago a Padova fino a Venezia) e all'estero (in Finlandia).
Il "Drago Vaia" si trova a Lavarone ed è visibile da vicino anche d’inverno, attraverso una escursione con le ciaspole e seguendo le indicazioni dalla pista pista tablat dall’Alpe Cimbra, il drago domina dall'alto la valle.