In cinque anni di permanenza sul suolo italiano era diventato il leader degli spacciatori che gravitano attorno alla piazza meneghina di Porta Venezia; poi, negli ultimi tempi era diventato parecchio violento e aggressivo senza un perchè nei confronti delle forze dell'ordine, finchè l'ultima provocazione gli è costata il rimpatrio in Tunisia. Sallem Haddaji, 29enne originario di Kairouan, è stato espulso dall'Italia lo scorso 11 gennaio e riaccompagnato fino a Tunisi con un volo da Fiumicino per essere preso in consegna dalle autorità del suo Paese; pare che dovrà scontare una lunga pena in Tunisia, in ogni caso gli è stato notificato il divieto tassativo di rientro in Italia.

Il gesto che ha portato alla sua espulsione è accaduto il 7 gennaio: Haddaji aveva l'obbligo di firma presso il commissariato di Porta Venezia, ma ogni volta che vi si recava, per un motivo o per l'altro, dava in escandescenze. L'ultima volta, però, era stato fermato dagli agenti in un bar della zona dove si era rifugiato poco dopo aver dato fuoco ad uno scooter. Appena l'uomo ha visto gli agenti, ha iniziato ad inveire contro di loro proferendo le seguenti parole, molto pesanti: "Vi conosco, siete quelli del commissariato! La prossima volta che vengo da voi mi farò esplodere oppure mi presento con un fucile di precisione!". Arrestato, è stato espulso dopo pochi giorni.

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Il suo curriculum criminale

Giunto a Lampedusa nel 2011, Haddaji si fa notare subito nell'isola siciliana venendo denunciato per aggressione ai danni di un autista di autobus; giunto a Roma, mentre lavora come bagnino a Nettuno si fidanza con una donna italiana, più grande di lui di vent'anni, che sposa successivamente.

A Roma viene poi arrestato per aver aggredito e rapinato un turista; messo ai domiciliari, aggredisce poi i carabinieri che erano andati a casa sua per un controllo ed è di nuovo arrestato. Scarcerato, viene coinvolto in una rissa ed aggredisce ancora una volta i militari; scatta il nuovo arresto. Spostatosi a Livorno, anche qui viene denunciato per spaccio di droga.

Infine, nel 2015 si trasferisce con la moglie, la madre e la sorella a Milano dove in poco tempo, forte della sua indole violenta, diventa il leader degli spacciatori della zona di Porta Venezia. A settembre 2016 viene nuovamente arrestato per spaccio e soggetto all'obbligo di firma, fino all'ultima "perfomance" che gli è costata l'espulsione; nonostante il possesso della carta di soggiorno derivatagli dal matrimonio, è stato espulso lo stesso. In passato, comunque, era stato denunciato dalla moglie e persino dalla sorella per maltrattamenti.