Un agente della Polfer e due militari sono stati aggrediti, ieri sera, alle 20, presso la Stazione Centrale di Milano. L'aggressore è stato fermato da alcuni poliziotti accorsi per aiutare i colleghi. Si tratta di un 20enne nato in Italia ma di origini nordafricane. Non appena l'agente e i militari avevano chiesto i documenti al 20enne, questi ha estratto un coltello e li ha colpiti. Momenti di estrema agitazione dinanzi al bar Segafredo della Stazione. La situazione è tornata alla normalità grazie al tempestivo intervento dei poliziotti, che hanno subito bloccato l'aggressore.

A far infuriare il ventenne sarebbe stata la richiesta dei documenti da parte delle forze dell'ordine.

Il poliziotto è stato ferito al braccio

Fortunatamente, l'aggressione avvenuta ieri sera alla Stazione Centrale di Milano non ha avuto un epilogo funesto. L'agente della Polfer e i due soldati, rispettivamente di 35, 30 e 20 anni se la sono cavata con qualche ferita, prontamente medicata dal personale sanitario del Fatebenefratelli e del Sacco. Secondo le ultime informazioni, il poliziotto ha una lesione al braccio; un militare, invece, è stato raggiunto alla gola ma non è grave. Sembra che il 20enne abbia simulato di avere un malessere, dopo l'arresto, ma gli accertamenti sanitari hanno escluso lesioni e patologie.

Il primo ad essere stato raggiunto dai fendenti del ragazzo è stato il militare di 20 anni, quello colpito alla gola. Gli aggrediti hanno riferito che il ragazzo aveva con sé due coltelli da cucina ma ne ha usato solo uno. L'agente della Polfer ha rischiato grosso e, dopo l'aggressione, ha rivelato ai colleghi di essersi salvato solo perché è riuscito a schivare qualche fendente.

Milano, criminalità comune alla Stazione Centrale

La Polizia e la Digos hanno già avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell'episodio avvenuto alla Stazione Centrale di Milano e fare luce sulla vita dell'aggressore che, a quanto pare, è nato a Milano nel 1996 ed è figlio di nordafricani. La Questura ha reso noto che l'episodio di ieri sera non è classificabile come terrorismo, trattandosi invece di 'criminalità comune'.

L'aggressione ha sconcertato anche il governatore della Lombardia Roberto Maroni che, subito, ha chiesto al sindaco di Milano, Beppe Sala, di annullare la marcia pro-immigrati che si dovrebbe svolgere proprio domani, 20 maggio 2017, a Milano. Maroni crede che tale corteo rappresenti un insulto al poliziotto e ai militari aggrediti nelle ultime ore, mentre stavano lavorando.