Settore automobilisticoquasi al collasso sistemico, a gennaio 2013le immatricolazioni hanno raggiuntoil livello più basso dal 1990, nei 27 paesi dell'eurozona, più quelli dell'Efta,sono state vendute meno di 920.000 vetture, rispetto allo stesso periodo dell'annoprecedente (1003.763) con una flessione dell'8,5%.

Cali indicativi anche in Germania con -8,6%, Spagna-9,6%, Francia -15,1%, solo nelRegno Unito si registra una crescita sostanziale dell'11,5%.

In termini divendita, i tedeschi nonostante le perdite rimangono saldi al primo posto con192.090 nuove immatricolazioni, seguita dal Regno Unito 143.643, Francia 124.798,Italia 113.525, Spagna 49.671 e Belgio con 50.684 unità.

Risultati negativi per l'Italia: A gennaio FiatGroup ha immatricolato sia nei 27 paesi, sia nei Paesi Efta con 61.010 autovetture,registrando un calo 12,4% rispetto alle 69.607 unità di gennaio 2012.

Dei marchi appartenenti al gruppo Torinese, chiudono insostanziale pareggio Lancia/Chryslercon 6.200 immatricolazioni e una quota dello 0,7%, la stessa ottenuta adicembre 2012 e Alfa Romeo con 5.600,la stessa ottenuta a dicembre 2012.

Poco meno di 2mila le immatricolazioni di Jeep a gennaio per una quota stabileallo 0,2%, mentre a gennaio i marchi di lusso e sportivi Ferrari e Maserati hannoimmatricolato complessivamente 278 vetture.

In sintesi rispetto allo scorso anno, il gruppo del lingotto si è mantenuto in sostanziale pareggio,mentre in termini di valori assoluti il calo sostanziale a gennaio 2013 è statodel 17,6%, non solo in Italia, ma anche in Europa.

Unica eccezione solo sui mercati minori, dove nonostante il calo generale dell'area euro, il marchio fiat è riuscito ha ottenereun risultato positivo, in paesi comeil Belgio (+63,2%), Svezia (+18,4%), Austria(+8,9%) e Danimarca (+8,4%), le uniche piazze che danno respiro al gruppo italiano.