Sta lentamente arrivando il caldo che per tutti gli automobilisti italiani coincide con il cambio degli pneumatici invernali: l'ordinanza che prevede l'obbligo di dotazione di gomme da neve o la presenza di catene a bordo dell'auto, scade infatti oggi 15 aprile 2015, dopo l'introduzione avvenuta il 15 novembre 2014.
La disposizione, che vedeva interessate la maggioranza delle strade e delle autostrade italiane, permetterà quindi di montare pneumatici estivi sin da prossimi giorni: in Veneto l'obbligo era decaduto addirittura in anticipo (dal primo aprile), in virtù delle temperature molto alte dell'ultimo periodo.
Altrove, ovvero in alcune zone di montagna, l'obbligo verrà mantenuto fino al 30 aprile.
Sorge ora il dubbio: conviene fare il passaggio inverso rispetto a quello fatto l'inverno passato? E' possibile tenere le gomme termiche? Che cosa comporta questa scelta? Chiaramente non esiste nessun obbligo allo smontaggio degli pneumatici invernali, ma si tratta di un'operazione vivamente consigliata per via di diverse motivazioni: una su tutti è legata alla sicurezza, perché le gomme invernali hanno prestazione inferiori in termini di tenuta e trazione, su superfici asciutte come sul bagnato.
Un secondo aspetto da tenere assolutamente in considerazione è legato all'usura che gli pneumatici termici hanno se sottoposti alle temperature calde dell'estate.
Il consumo della gomma avviene in maniera decisamente più veloce, con tutte le conseguenze che questo comporta per le tasche degli automobilisti.
Altro motivo, raramente considerato ma ugualmente importante, soprattutto dal punto di vista economico, è legato al consumo di carburante: gli pneumatici da neve fanno abbassare le performance della vettura ad un livello inferiore, generando un aumento nei consumi.
Discorso a parte merita chi ha montato le gomme di tipo M+S con un codice inferiore rispetto a quello presente sulla carta di circolazione: in questo caso c'è tempo fino al 16 maggio per aggiornarsi e cambiare gli pneumatici. Dopo questa data scatteranno le sanzioni, con ritiro del libretto e multe che possono arrivare a più di 400 euro.
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