L'italianissima FIAT 500, macchina che ha reso celebre il marchio Fiat in tutto il mondo, ha da poco subito un nuovo restyling che ha mantenuto intatta l'essenza della natura retrò ma moderna dell' ultima versione della piccola citycar, sebbene sia stata modificata sia la carrozzeria esterna che gli interni.
Di questa nuova linea di produzione della 500 da parte di FCA, il primo esemplare costruito in versione cabrio sarà protagonista alla serata de "I Defend Gala 2015" evento di beneficenza che si terrà a Montecarlo all'interno del celeberrimo tunnel Riva.
Si tratta della prima edizione di una raccolta fondi a favore della difesa del valore universale dei diritti umani, organizzata dalla fondazione "Robert F. Kennedy Human Rights Europe" e condotta da Kerry Kennedy.
200 Ospiti per acquistare all'asta la 500 cabrio n.1
Durante questa serata, a cui parteciperanno oltre 200 ospiti internazionali, la 500 verrà battuta all'asta insieme ad altri lotti prestigiosi e selezionati tra cui un'opera dell' artista Michelangelo Pistoletto e alcune fotografie dell' artista americano Harry Benson. Alla fine dell'asta vi sarà una cena pensata appositamente per l'evento dallo chef Gualtiero Marchesi.
Trattandosi di un evento così importante, la piccola di casa FCA è stata vestita a festa, difatti il modello scelto per l' occasione è la versione 1.2 lounge da 69 cv che sfoggia una vernice "bianco gelato" impreziosita da dettagli in pelle di vitello naturale color miele realizzati dal famoso maestro artigiano umbro Stefano Conticelli e trattati in modo che resistano agli agenti atmosferici e mantengano inalterata nel tempo la loro bellezza.
Inoltre, questa versione della 500 è caratterizzata da un cestino da pic nic rivestito sempre in pelle di vitello montato sul portabagagli, una capote in tessuto di colore rosso a contrasto e le calotte degli specchietti retrovisori rivestite in legno mogano, quest' ultimo particolare rende omaggio ai motoscafi Riva, anch'essi come la 500 molto apprezzati nel mondo e riconosciuti icone di design.
