Alfa Romeo Giulia sempre al centro delle attenzioni di appassionatie addetti ai lavori. La nuova vettura del biscione, presentata lo scorso 24 giugno ad Arese presso il museo 'Macchina del tempo', è stata beccata nella fase dei test nella versione americana. Questa sarà leggermente diversa rispetto a quella europea; infatti, presenterà dei particolari inediti rispetto alla versione che presto vedremo sul mercato italiano. Si tratterà di piccoli cambiamenti, ma sicuramente significativi. Guardando le immagini che si trovano sul web in numerosi siti e blog di appassionati, si può subito notare che la principale differenza riguarda i fanali.
Questi, infatti, avranno una forma leggermente diversa rispetto a quelli che abbiamo visto il giorno della sua presentazione nella versione 'Quadrifoglio Verde'.
Ecco le differenze principali tra la versione europea e quella Usa
Sempre per quanto riguarda i fanali, questi (nella versione pensata appositamente per il mercato a stelle e strisce) incorporano un catarifrangente arancione tipico delle vetture presenti in quello specifico mercato. Differenze vi sono anche per quello che concerne i freni a disco, che presentano dimensioni ridotte rispetto a quelli della versione europea. Le cosiddette 'minigonne', inoltre, hanno una forma molto diversa da quelle della vettura presentata ad Arese, il giorno dell'anniversario dei 105 anni di storia della leggendaria casa automobilistica italiana delBiscione.
Negli Stati Uniti sbarco previsto a fine 2016, inizio 2017
Questa vettura, di cui è stato fotografato il muletto in fase di test sulle strade italiane, sembra davvero a buon punto. Quindi, presto anche gli appassionati dell'America del Nord potranno finalmente vedere dal vivo la nuova Alfa Romeo Giulia, il cui sbarco negli Stati Uniti è previsto alla fine del 2016 o, al massimo, nei primissimi mesi del 2017.
Del resto, quello statunitense è un paese considerato importantissimo per il rilancio in grande stile di Alfa Romeo. Proprio negli USA il biscione dovrà dare il massimo, per conquistare nuove fette di mercato e arrivare alle fatidiche 400 mila immatricolazioni annue.