Periodo molto delicato questo dicembre 2015 per Sergio Marchionne. L'amministratore delegato di FIAT Chrysler Automobiles, numero uno del gruppo, starebbe valutando se modificare i piani di sviluppo di Alfa Romeo per i prossimi anni. I dubbi deriverebbero dalla crisi economica in atto in Cina, che non fa dormire sonni tranquilli ai vertici di Fca. Infatti, così come avviene in numerose altre case automobilistiche importanti, anche in Fiat Chrysler si starebbe valutando di fare alcune modifiche. Queste potrebbero comportare degli spostamenti nell'ordine di uscita delle nuove vetture, con alcune di queste che verrebbero posticipate e altre anticipate.

In casa Alfa Romeo i prossimi anni sono considerati fondamentali per il rilancio della casa del Biscione nel firmamento automobilistico mondiale.

Proprio per questo motivo Sergio Marchionne deve valutare bene le decisioni da prendere, in quanto da queste può benissimo dipendere l'intera riuscita del progetto che Fca ha nei confronti di Alfa Romeo. Progetto, che come più volte detto, ha come suo obiettivo primario quello di raggiungere, grazie alle nuove vetture, che presto usciranno dagli stabilimenti Alfa Romeo, le 400 mila immatricolazioni annue. Questi cambiamenti, sempre che ci saranno, verranno comunicati dal numero uno del gruppo italo americano il prossimo gennaio, che, dunque, a questo punto diviene un mese fondamentale per comprendere il futuro prossimo del Biscione.

La Giulietta anticipa l'uscita?

Una delle vetture che potrebbe rimanere coinvolta nei cambiamenti dei piani di sviluppo della gloriosa casa automobilistica di Arese, è proprio la nuova generazione di Alfa Romeo Giulietta. Questa in un primo momento sarebbe dovuta arrivare entro la fine del 2017, ma a questo punto diventa possibile un suo anticipo.

Questo in quanto si tratta di una vettura più facilmente spendibile su mercati che attualmente godono di buona salute come quello americano e quello europeo. Di contro altre vetture, più adatte al mercato asiatico, come ad esempio il Suv di classe 'D' e la berlina di classe 'E'verrebbero posticipate.