Con l'avvento sul mercato di Alfa Romeo Giulia e Maserati Levante, si rilanciano in grande stile le vendite nel settore premium del mercato auto per il gruppo italo americano Fiat Chrysler Automobiles.Si tratta di un settore dato in grande spolvero, basti pensare che in Italia è aumentata la produzione di vetture appartenenti alla fascia alta, infatti si è passati dal 20% del 2012 all'attuale 62%.Il motivo di questa crescita, a cui contribuiranno ovviamente anche i due nuovi veicoli di Alfa Romeo e Maserati, è che questi modelli hanno il vantaggio di assicurare una maggior redditività, che dunque finisce per creare grandi benefici anche per quello che riguarda i livelli occupazionali.

Le due vetture saranno protagoniste del rilancio dei rispettivi brand

C'è grande soddisfazione anche da parte dei sindacati per l'aumentodel peso del settore automotive nella produzione industriale del Paese.Ferdinando Uliano, segretario nazionale di Fim-Cisl,rivendica il proprio ruolo decisivo, per avere appoggiato, a differenza della Fiom di Landini, il piano industriale di Sergio Marchionne. Ricordiamo che Alfa Romeo Giulia e Maserati Levante, dovrebbero dare una grossa mano per far raggiungere ai rispettivi brand gli obiettivi prefissati dai vertici di Fca. Ricordiamo infatti che il Biscione entro la fine del 2018 è chiamato al raggiungimento delle 400 mila immatricolazioni annue, mentre Maserati nel lungo periodo punta alle 70 mila unità vendute in un anno.

Si punta alla piena occupazione negli stabilimenti di Fca

Nel frattempo la produzione di Alfa Romeo Giulia e del Suv Levante continuano a gonfie vele presso gli stabilimenti di Cassino e Mirafiori. A Cassino entro fine anno partirà anche la produzione del primo suv nella storia del Biscione: Alfa Romeo Stelvio. Con questo secondo veicolo l'importante stabilimento ciociaro dovrebbe in poco tempo tornare alla piena occupazione.

Poi le attenzioni si sposteranno a Mirafiori e Pomigliano D'arco, anche lì infatti nei prossimi anni sono attese novità molto importanti, che porteranno gli stabilimenti entro i prossimi anni alla piena occupazione.