L’alfa romeo giulia ha debuttato ufficialmente negli Stati Uniti all’inizio di dicembre, dando così il via alle ordinazioni nei 145 concessionari del marchio del Biscione presenti in Nord America.
Alzi la mano (o lasci un commento, è più facile) chi non abbia mai provato ammirazione nei confronti delle quattro ruote americane e di tutto quello che ruota intorno a questo concetto; strade larghe e lunghissime, auto grandi mosse da motori ancora più grandi e prezzi della benzina stracciati rispetto a quanto siamo abituati noi italiani.
Ma c’è una cosa che ci lascia perplessi: è vero che molte auto di importazione, come l’ultima Giulia, vengono vendute dalle reti ufficiali a prezzi molto più bassi rispetto ai nostri?
Una differenza di 16.500 euro
Due sono le versioni della Giulia attualmente disponibili per il mercato USA; la Giulia Veloce (la stessa della Polizia di Stato) – che però perde nel nome l’aggettivo Veloce – e la Giulia Quadrifoglio con il 2.9 litri biturbo da 510 cavalli sviluppato in collaborazione con Ferrari. Considerando il prezzo medio della benzina, che attualmente supera di poco i 2 dollari al gallone – circa 60 centesimi al litro – non ci si stupisce che la entry level della gamma monti di serie il 2.0 turbobenzina da 280 cavalli, abbinato ad un cambio automatico ad 8 rapporti e alla trazione integrale Q4.
La velocità massima dichiarata è vicina ai 240 km/h mentre lo scatto da 0 a 100 km/h è coperto in soli 5,2 secondi. Il prezzo in Italia? A partire da 54.500 euro. Il prezzo negli USA? A partire da 40.990 dollari, circa 38 mila euro. In questa cifra è compreso il trasporto, e, volendo, è possibile risparmiare qualcosa rinunciando alla trazione integrale (circa 2000 dollari in meno), ma non è disponibile, nemmeno a richiesta, il cambio manuale. A chi non basta il 2.0 a benzina è dedicata la Quadrifoglio, che negli Stati Uniti è sul mercato a circa 72.000 dollari, pari a 68.400 euro, contro gli 81.500 euro nostrani.
Questo discorso può essere applicato a tutti i marchi europei, da BMW a Mercedes, da Lexus a Toyota, e le grandi differenze dipendono principalmente dalle opprimenti tasse europee.
Una curiosità per concludere: nel 2016 gli USA sono al decimo posto per quanto riguarda il PIL pro capite con 55.805 dollari, mentre l’Italia è al trentunesimo con 35.708 dollari. Qual è adesso il paradiso dei motori?