'Nessun rimpianto'. Questa la valutazione del Ceo del Gruppo Psa Carlos Tavares un anno dopo aver ottenuto un accordo da 2,7 miliardi di dollari per Opel e Vauxhall, i marchi europei ostinatamente non redditizi di General Motors. Tavares sostiene di aver arginato il fiume rosso delle perdite che scorreva da quasi due decenni, spianando la strada a profitti sostenibili. Ha tagliato i costi siglando nuovi accordi con i sindacati europei e condividendo gli acquisti e al momento non ci sono licenziamenti su larga scala e chiusure di fabbriche (come in molti temevano).
Per progettazione o necessità, Psa si sta muovendo velocemente per trasferire la sua tecnologia ai modelli Opel, una mossa che secondo Tavares sta accelerando le sinergie e i primi risultati concreti.
Perdite da 222 milioni di dollari in 5 mesi per Opel
Altre iniziative sono allo studio. Un'alta percentuale di Opel viene venduta in canali non redditizi come il noleggio a breve termine. Le vendite sono bruscamente calate in mercati chiave come il Regno Unito, sebbene gli analisti sostengono che ciò sia avvenuto per la riduzione degli incentivi. Fondamentalmente, le perdite non si sono arrestate e negli ultimi 5 mesi del 2017 Opel ha perso 222 milioni di dollari.
Questo è però un miglioramento considerando le perdite di 460 milioni di dollari dei primi sei mesi 2017. Justin Cox, analista di LMC Automotive a Londra parla di 'una fase di ricerca, dove si attaccano i costi, si mette in comune il potere d'acquisto e si sfruttano le sinergie per vedere più rapidamente possibile i dividendi'.
Il secondo gruppo europeo per volumi di vendita
Tavares e la sua controparte americana, Mary Barra, hanno annunciato la vendita lo scorso marzo a Parigi, e l'accordo si è ufficialmente concluso il 31 luglio. Per Tavares è stata l'occasione di creare un campione europeo forte in Germania e in Francia, il secondo colosso dietro al Gruppo Volkswagen. E per Barra è stata l'occasione di liberarsi si un problema che dal 1999 a oggi ha generato perdite per 20 miliardi di dollari.
Taveres ha promesso che sotto la sua guida Opel avrà un flusso di cassa positivo e margine operativo del 2% entro il 2020, che salirà al 6% nel 2026, risparmiando annualmente 2,1 miliardi di dollari in sinergie industriali. Secondo alcune fonti, però, i modelli Opel sarebbero in ritardo con gli obiettivi sulle emissioni 2020-21, e ciò potrebbe portare a severe multe, cause verso General Motors che non ha rivelato il ritardo al momento della trattativa e ulteriori perdite.