Frattaminore, Napoli. Un uomo di 50 anni ha deciso di mettere fine alle sue sofferenze ed ha ucciso la moglie Katia Perotta, di anni 40, e il loro figlioletto di appena 3 anni per poi impiccarsi nell'androne del palazzo situo a via Liguori. La coppia era in crisi da molto tempo e ad aprile ci sarebbe stata la prima udienza, che la donna tanto attendeva, per avviare le carte del divorzio. A dare l'allarme è stato il vicino di casa che ritrovato l'uomo, ormai morto, impiccato da una corda nell'androne del palazzo condominiale. La causa dei problemi familiari era prettamente di valore economico, visto che l'uomo non aveva occupazione, ed è per questo che si alimentavano spesso discussioni molto accese in famiglia.
L'uomo non ha lasciato nessun biglietto con i motivi del suo folle gesto, lasciando così l'amaro in bocca a tutti i familiari che dicono ai microfoni dei vari telegiornali che si aspettavano il gesto folle dell'uomo prima dell'udienza per il divorzio.
Cosa è successo: come sono stati uccisi moglie e figlio?
In passato Katia Perotta aveva aperto un'attività commerciale con il marito e aveva lavorato come commessa a Frattamaggiore, città vicinissima a Frattaminore. I conti non quadravano e hanno portato i due coniugi a chiudere l'attività per la scarsa affluenza di clienti, creando così vari dissidi in famiglia. L'arma che ha ucciso Katia Perotta è contundente: forse una statuetta, o forse no, ha ucciso la donna con un colpo letale alla testa mentre il loro bambino è stato trovato nel letto matrimoniale con le vertebre cervicali fratturate tanto da causarne la morte.
Un mese fa, Katia, aveva deciso di sfogarsi dai carabinieri dei comportamenti del marito, senza denunciarlo anche se voleva farlo. L'uomo, che da tempo soffriva di disturbi psichici a causa dei suoi fallimenti lavorativi, era stato in cura da uno psicoterapeuta.
La vita difficile dell'uomo
Iovinella soffriva di disturbi psichici, causati anche quando il padre si tolse la vita in carcere quattro anni fa.
L'uomo stava scontando una pena per aver commesso violenze in famiglia nei confronti della moglie. La sorella di Iovinella ha dichiarato che dopo la notizia dell'imminente divorzio era caduto in crisi e aveva chiesto alla moglie di aspettare qualche anno, così da crescere il loro bambino insieme.