Nel periodo delle feste natalizie sono davvero tantissimi gli abeti che brillano di mille luci nelle case e nelle strade. Il WWF è da sempre in prima linea per stimolare e far crescere nella gente una sempre maggiore sensibilità e rispetto nei confronti degli alberi suggerendo di non comprare abeti vivi per le festività scegliendo altri tipi di piante autoctone, adatte al nostro clima e alla natura del terreno dei nostri giardini (ginepro, pino, cipresso, tasso, alloro, carrubo, leccio, corbezzolo) oppure, in alternativa, utilizzare abeti realizzati con materie riciclate.

Sono ormai anni che le amministrazioni peninsulari, visti anche i costi e gli insuccessi dell’acquisto e dei tentati trapianti di grossi abeti veri, hanno seguito i consigli del WWF. Oggi possiamo assistere ad una vera e propria competizione artistica a realizzare sculture luminose di grossi abeti di natale artificiali, che si ergono maestosi nelle principali piazze a rallegrare turisti e cittadini.

“Non tutti sanno però – racconta Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno - che in penisola sorrentina il pioniere della moda dell’albero finto è stato il Comune di Sant’Agnello. E’ stata infatti proprio l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Pietro Sagristani, a seguito delle critiche della nostra associazione sul discutibile uso di abeti veri, la prima ad allestire un monumentale albero finto.

Ma a differenza degli altri comuni, quella di Sant’Agnello è l’unica amministrazione che, anziché provvedere al periodico noleggio, ha valutato, nell’ottica della migliore e oculata gestione dei soldi pubblici, di acquistare in proprio albero, luci e addobbi. L’investimento, a prima vista superiore ai costi di noleggio, è stato ampiamente ammortizzato nel corso degli anni, al punto tale da permettere, dopo oltre un decennio, di acquistare un altro albero (dall’aspetto innevato) e potenziare sempre di più gli addobbi in dotazione.

Tutto questo grazie alla capacità organizzativa dell’ufficio economato e alla passione e professionalità del giardiniere comunale che, ogni anno, provvede a montare e smontare gli allestimenti allocandoli, alla fine delle festività, con certosina cura nei depositi del Comune.”