Il mercato europeo è un terreno minato per i colossi dell'informatica a causa dei severi controlli antitrust. Dopo l'intervento del Garante italiano sulle politiche di Apple riguardo alla garanzia sui prodotti, adesso su Microsoft pende una nuova multa della Commissione Europea. L'accusa a carico dell'azienda di Redmond è non aver rispettato gli impegni sottoscritti nel 2009 sulla libertà di scelta del browser da parte dell'utente.

Il commissario europeo alla Concorrenza Joaquin Almunia ha espresso l'irritazione della Ue a proposito del comportamento di Microsoft: “È la prima volta che si verifica un procedura antitrust su una mancata esecuzione di obblighi presi da una azienda”.

La società che ha creato Windows è del resto una dei “soliti noti” dell'Antitrust di Bruxelles fin dal 1999, come ha ricordato lo stesso Almunia.

La creatura di Bill Gates è subito corsa ai ripari con un comunicato di replica, in cui sono riportate le “scuse per la disfunzione tecnica” che ha impedito di distribuire agli utenti Windows 7 i software necessari per scegliere browser diversi da Internet Explorer. La responsabilità del disservizio sarebbe della “squadra di ingegneri responsabile per il mantenimento di questo codice, che non ha realizzato che doveva fare un aggiornamento” al momento del lancio del sistema operativo.

Microsoft ha inoltre fornito ad Almunia un dossier dettagliato sull'accaduto, completo delle misure adottate per risolvere il problema entro la fine di questa settimana.

Insieme alla relazione, è stata inoltrata anche la richiesta di prorogare a 15 mesi (cioè fino a marzo 2015) il periodo per adeguarsi alle disposizioni europee. Da Bruxelles però nessun ammorbidimento e, sembra, parecchia diffidenza riguardo al presunto errore tecnico.