Il recente caso di San Valentino, riguardante Oscar Pistorius, che a Pretoria avrebbe ucciso la sua bella fidanzata Reeva, in un raptus dovuto alla gelosia, è solo l' ultimo degli ormai numerosissimi casi di cronaca che riguardano quello che ormai è chiamato dai media femminicidio.
Ormai è stato ribattezzato tale l'inquietante fenomeno di donne sempre più spesso massacrate dai loro mariti, compagni, fidanzati o anche stretti familiari, per i motivi più futili, gelosie, rancori, figli legittimi o illegittimi. Ultimamente sembra che ogni scusa sia buona per ammazzare una donna.
In Italia solo nell'ultimo anno, si calcola che ci sia una vittima ogni due giorni. Questo fenomeno è allarmante e i dati dovrebbero far riflettere sull' esigenza di tornare ai tempi in cui le donne e i bambini erano intoccabili.
Nessun motivo giustifica questo comportamento maschile. Il movente più attribuito è la gelosia. Per gli uomini le donne troppo indipendenti sono un problema, perché considerate oggetto del desiderio di altri uomini e perché difficili da controllare, e questo può far perdere la testa ad un uomo ossessivamente geloso.
Poi esistono moventi legati ai figli, che una mamma cerca sempre di proteggere, da un uomo che in qualche caso ha già maltrattato lei, e che lei non vuole maltratti anche i suoi figli.
Preferisce difenderli con la morte anziché lasciarli in mano alla persona sbagliata.
Quello di cui noi donne dobbiamo ricordarci è che questi non possono essere considerati come movente. Se l'uomo dovesse arrivare a maltrattarci dobbiamo subito allontanarci da lui perché se lo fa una volta lo rifarà se noi non prendiamo da subito le distanze.
Questa è la prima regola da seguire. In occasione della festa delle donne il prossimo 8 marzo, al posto della solita cena e della mimosa che, sono sempre gradite intendiamoci, ma forse poco utili, fateci questo regalo cari uomini, cercate di non maltrattarci più.
Le donne non sono oggetti, sono persone esattamente come voi, e non c'è alcun motivo per picchiare, violentare o stuprare una donna privandola per sempre non solo della sua dignità di donna, ma anche e oprattutto del suo amore verso gli uomini, che dopo episodi simili non potrà mai essere lo stesso di prima.