La lunga attesa della folla di Piazza San Pietro alle 19.06 di ieri sera è stata premiata: il comignolo ha fumato a lungo, in tutto il suo candore, accompagnato dalle campane a festa e dallo sventolio delle bandiere di tutto il mondo, quel mondo multietnico che ieri pomeriggio ha aspettato a lungo, colorando la piazza di ombrelli, volti e sorrisi sotto una pioggia intermittente.

Fumata bianca di circa un'ora prima dell'annuncio ufficiale, con le televisioni in diretta da tutto il mondo ad osservare l'ingresso della Guardia Svizzera, in un crescendo di commozione e speranza, con gli sguardi a scrutare le ombre alla finestra del balcone pontificio, la luce salutata con un boato, fino all'uscita del Cardinale Protodiacono ed alla proclamazione dell' Habemus Papam: Francesco I, Il Cardinale Bergoglio.



Il senso di lieve smarrimento della piazza dura un istante, fino alle prime parole del Papa, che, colloquiale ed affettuoso, semplice e diretto, saluta la folla dicendo "Sapete che il dovere del Conclave era dare un papa a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo... Ma siamo qui".

Primo Papa Sudamericano, primo Papa Gesuita e primo Papa Francesco: l'argentino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, è chiamato a guidare la Chiesa in uno dei momenti più difficili della storia; non a caso il primo pensiero che rivolge è al Vescovo Emerito Benedetto XVI, vero convitato di pietra di ieri sera, per il quale ha chiesto una preghiera collettiva "perchè il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca".

Il secondo pensiero, nello spirito di un "cammino di fratellanza e amore" e nel solco della tradizione pastorale, è la fiducia chiesta alla piazza, è la preghiera silenziosa e commossa recitata in un silenzio assordante, di "voi per me", la benedizione del popolo per il suo Vescovo prima dell'Indulgenza Plenaria, elargita, ed è il caso di sottolinearlo, con ogni mezzo multimediale utilizzato da coloro che l'hanno accolta.

Francesco I si presenta da Papa umile e forte, che si inchina al proprio popolo, al quale chiede di stringere un patto reciproco di fiducia: il richiamo a San Francesco d'Assisi, evidente nella scelta del nome, è impegnativo ed ambizioso, ma carico di speranza e dedizione.