I fedeli che ogni anno giungono al convento di San Francesco di Paola da tutto il mondo e che, con orgoglio e fede donano piccole offerte, gioendo al pensiero di poter aiutare i frati a sollevare dalle difficoltà economiche intere famiglie che si trovano in situazioni disagiate, oppure per sostenere i seguaci del Santo taumaturgo a continuare la loro opera di fede, oggi hanno dovuto fare i conti con una dura realtà: quei soldi dati con devozione e religiosità sono stati utilizzati, secondo indiscrezioni che devono trovare conferma, per lucrare, investire in Borsa e "aiutare" numerose persone che forse, non gravano in difficoltà economiche.
La cronaca ci racconta di un ammanco dalle casse del convento, gestito fino qualche tempo fa dal tesoriere che è stato trasferito a Roma in quanto promosso assistente generale, di oltre 2 milioni di euro. Nel passaggio di consegna, l'ex tesoriere ha dovuto ammettere i movimenti illeciti al suo successore; comunicato l'episodio alla frastornata comunità dei preti francescani si è deciso di far aprire un'inchiesta.
Dai primi rumors emergerebbero compravendite di azioni presso la Borsa di Milano effettuate tramite due conti correnti,e un conto aperto presso una banca on-line. Inoltre dai primi accertamenti sono saltati fuori bonifici emessi a favore di molte persone per i quali non viene specificato il motivo del trasferimento.
Ora è caccia aperta per individuare sia le persone che sono in possesso dei codici per accedere al conto corrente online per compiere le operazioni finanziarie, sia coloro che hanno usufruito dei misteriosi bonifici.