Il cambio di stagione: ansia da prestazione, ansia da "paura di essere travolti dalle infinite magliette, maglioni e vestiti vari nascosti nei meandri dell'armadio" e ansia da ordine prestabilito.

Insomma, cattive sensazioni. Il cambio di stagione non è di certo uno di quei giorni che uno vorrebbe ricordare. Anzi, solitamente quando lo si fa, non si ha il minimo ricordo del cambio di stagione precedente quindi, dietro l'angolo, si affaccia l'incredulità e la rabbia per aver posizionato quella cosa lì, questa cosa qua, ecc. ecc. ecc.

Solitamente, poi, dopo aver iniziato, la prima spinta istintiva sarà quella di interrompere subito e rimettere tutto nell'armadio "dalla bocca grande", tutto ammassato e tutto senza ordine, ma resistere è d'obbligo.

Il più delle volte perché hai ancora addosso il golfino e fuori ci sono trenta gradi, o hai iniziato a vestire a cipolla per sentire meno freddo ma gli strati che hai addosso vanno dagli otto ai dieci. Quindi, resistere!

Il cambio di stagione provoca una duplice conseguenza. Se da una parte rivedere gli indumenti che tanto ci piacevano nella stagione precedente provoca gioia e soddisfazione (soprattutto perché alcuni ci erano completamente passati di mente), dall'altra provoca scompensi. Queste sono le domande più frequenti dopo lo "scompenso": "Come facevo ad indossare questa maglia?", "Ma perché non ho già buttato questi shorts?", "Ma perché ho messo su 5 kg in pochi mesi e non posso più indossare quella gonna che mi piaceva tanto?".

Perché sì, il punto "kg che avanzano nel giro di un centinaio di giorni" è un punto cruciale e mortificante.

Tra il cambio primaverile e quello autunnale, poi, ci sono delle differenze di sostanza. Quando vengono messi da parte gli indumenti invernali le famose "scatole contieni roba" esplodono. Iniziano a gonfiarsi senza pietà alcuna.

Ci guardano in cagnesco e il più delle volte siamo costretti a chiuderle con lo scotch. Quando il cambio di stagione è quello della raccolta indumenti estivi, le scatole si svuotano e l'armadio esplode di lana, lanetta e indumenti che già a guardarli, si suda.

Quindi, come risolvere la questione? Impegno, tanto impegno. Successivamente pensate agli indumenti che indossate di più evitando, quindi, di mettere fuori la roba che non mettete da 3/4 anni o quella che non vi sta più bene.

Almeno una volta l'anno create la bustona della roba da regalare alla cugina, sorella, amica o a chi ne ha bisogno perché a voi non sta più bene. E respirate. Che domani, se vi impegnate, tutto sarà passato.

In ultimo, per la prossima casa, meditate su un letto più piccolo, ma un armadio più grande dove poter tenere la roba già organizzata per stagioni. E' vero, fa un pò strano vedere gli shorts in pieno Natale appesi accanto ai pantaloni di velluto ma un prezzo si deve pur pagare. Ed è un prezzo troppo basso per non essere colto al volo.